Lo sfondo patriottico di Francesco Hayez

Lo sfondo patriottico di Francesco Hayez

L'artista e gli ideali risorgimentali

Lo sfondo patriottico di Francesco Hayez
Giuseppe Mazzini descrive Francesco Hayez come il maggiore artista del Risorgimento. Con queste parole: “È un grande pittore idealista italiano del secolo XIX. È il capo della scuola di Pittura Storica, che il pensiero Nazionale reclamava in Italia: l'artista più inoltrato che noi conosciamo nel sentimento dell'Ideale che è chiamato a governare tutti i lavori dell'Epoca, perché è l'interprete dei grandi sentimenti popolari.”

Quando si pensa a Giuseppe Mazzini si pensa soprattutto all’uomo politico che ebbe un ruolo fondamentale per il Risorgimento italiano ma vale la pena ricordare che egli fu pienamente inserito nel dibattito culturale europeo e che, secondo il poeta Giacomo Zanella, sarebbe stato uno dei primi critici d’arte in Europa se non si fosse dedicato alla politica.


 
Qui sopra Francesco Hayez "Gli ultimi momenti del doge Marin Faliero sulla scala detta del piombo", 1867. Olio su tela, 238 x 192 cm. Pinacoteca di Brera, Milano.
 

Giuseppe Mazzini fu  attratto dai maestri del passato come dagli artisti a lui contemporanei e durante uno dei molti periodi trascorsi in esilio a Londra, nel saggio La pittura moderna italiana nel 1841 identifica Hayez come il “genio democratico” che è capace con la sua pittura assai originale di interpretare il nuovo pensiero italiano del XIX secolo.  


Il Romanticismo viene infatti definito da Mazzini come “Il movimento che ha saputo dare espressione agli ideali del secolo, diventando quell’arte nazionale e popolare interprete dei cambiamenti che stavano sconvolgendo in tutto il mondo e la società”.
 
Rai Cultura ringrazia la Pinacoteca e l’Accademia di Brera di Milano per la gentile concessione delle opere di Francesco Hayez.