Il lungo confine del Nord di Folco Quilici

Festa Barocca, terza puntata

La Galleria prospettica (1652-1653) di Francesco Borromini, nel cortile di Palazzo Spada a Roma, introduce la terza puntata. 

Il colonnato prospettico nell'atrio del palazzo ottenuto in uno spazio molto ridotto, riusciva a rendere l’effetto di profondità tramite mirati accorgimenti architettonici per cui, quella che lo spettatore percepiva come una galleria lunga quaranta metri, in realtà misurava solo nove metri circa

L’intera illusione prospettica della galleria, interpretava la volontà del committente di creare un parallelismo tra la vita terrena, in cui i sensi sono ingannati dall’illusorietà dell'esistenza materiale e la dimensione spirituale, unica via alla salvezza. 
Il tema caro a Borromini, investiva  tutta la cultura barocca che a Roma, proprio in questi anni, raggiungeva l’apice della propria espressione artistica e iniziava ad espandersi verso il nord Europa, a partire dalla Lombardia.

Milano, dominata da governatori spagnoli, tra Cinque e Seicento fu investita da una drammatica pestilenze che provocò  gravi carestie e molti morti

I cardinali Carlo Borromeo prima e il cugino Federico poi, convinti assertori della Controriforma cattolica, in quegli anni incrementarono la produzione culturale. Federico aveva commissionato al giovane Caravaggio, appena giunto a Roma a fine Cinquecento, la nota Canestro di frutta, considerata la prima tela di Natura morta della storia dell'arte. 
Il barocco lombardo accoglie nella sua essenza "la pittura della realtà" di Caravaggio, quella realtà tangibile riproposta nelle Estasi dei Santi dipinte dal milanese Francesco Cairo e nei Martirii di Giovan Battista Crespi, detto il Cerano. 

Il nuovo linguaggio pittorico naturalista attento ai sentimenti quotidiani, era efficace anche per interpretare il rigoroso credo dei Cattolici Protestanti d'oltralpe 

Nella  Venezia del Seicento, l''edito emesso dalla Chiesa romana della Controriforma che vietava le feste, non fermava quella del Carnevale. La Serenissima, che in secolo prima aveva dato i natali ai grandi Giorgione, Tiziano, Tintoretto e Veronese, visse l'epoca barocca di riflesso, nell'intimità di alcuni palazzi. Mentre le piazze rimanevano festanti e i teatri gremiti di gente, i ricchi mercanti decoravano le loro dimore signorili con affaccio in laguna, con architetture illusorie e finti sipari realizzati in stucco e oro. 

Eretta alla fine del Canal Grande, prima di Punta della Dogana, la Chiesa di Santa Maria della Salute a Venezia, rappresenta un capolavoro unico del barocco veneziano

La Salute, voluta dal Doge in segno di ringraziamento alla Vergine per aver messo fine alla peste del 1630, fu progettata da Baldassare Longhena che esaltò il valore simbolico dell'edificio con una pianta ottagonale, come gli otto lati degli antichi battisteri luoghi di rinascita.

L'architettura del barocco romano della prima metà del Seicento, si diffuse assieme alla Controriforma mediante i gesuiti in tutta l'Europa. Furono gli architetti italiani come Domenico Martinelli e il gesuita Andrea Pozzo a portare il nuovo gusto a Vienna

La controriforma vide nell'architettura un mezzo potente per esaltare la forza della chiesa cattolica, soprattutto nei confronti del protestantesimo del nord Europa. La chiesa di San Carlo Borromeo, fatta costruire per volere dell'imperatore Carlo VI, a seguito dell'epidemia di peste che colpì Vienna, si ispira al modello del Pantheon nella Roma dei Cesari. Nel 1716, l'architetto Johann Bernhard Fischer von Erlach, formato nella Roma di Bernini, iniziò i lavori per erigere un sontuoso edificio in stile barocco, mitigato da  elementi classici come il pronao e la maestosa cupola che evoca Borromini in Sant'Agnese a Roma. La costruzione durò 25 anni e iniziò sotto la supervisione di Anton Erhard Martinelli, architetto austriaco di origine italiana. Opera di Fischer, anche la Biblioteca di Palazzo Reale (Biblioteca Nazionale Austriaca), eretta per l'Imperatore Leopoldo I D'Asburgo. 

Dopo l'assedio turco del 1683, con l'inizio della controffensiva asburgica, a Vienna iniziava l'espansione urbana. Nuove chiese, palazzi e grandi residenze estive, esibivano il potere e lo sperpero dell'aristocrazia austriaca dedita a vita mondana

I lavori per edificare il Castello di Schönbrunn, nuova residenza per Giuseppe I, iniziarono nel 1696. Era nelle intenzioni dell'architetto Fischer, all'epoca nominato precettore d'architettura dell'erede al trono, di oscurare la Reggia di Versailles.
Il Castello del Belvedere (1712-23), a sud del centro storico di Vienna, è un altro capolavoro del barocco austriaco. Iniziato da Fischer per il principe Eugenio di Savoia, fu ultimato da Lucas von Hildebrandt, architetto formato in Italia, prima nella Roma di Borromini, poi nella Torino di Guarino Guarini. Il Belvedere presenta due sontuosissime facciate contrapposte, a nord e a sud, collegate da una lunga prospettiva di giardini alla francese digradanti sulla collina e affacciati sulla città. Nei grandiosi giardini, architettura e natura si fondono in un'immagine d'epoca restituita da una tela di Bernardo Bellotto, nipote di Canaletto. 

Karlsruhe, una delle città più giovani della Germania, è nata intorno allo splendido Castello Karlsruhe voluto nel 1715 da Carlo Guglielmo di Baden in perfetto stile barocco

Castello Karlsruhe, o "Riposo di Carlo", inizialmente doveva essere una piccola dependance al centro della riserva di caccia preferita di Carlo Guglielmo. Con il tempo, divenne la regale residenza ufficiale dei reggenti del Baden, un castello al centro di un maestoso semicerchio dal quale partivano come raggi di sole, trentadue vie della città, una  struttura tutt'oggi esistente. 

A Berlino, il Castello di Charlottenburg, detto Schloss, è uno dei luoghi più suggestivi per immergersi nella storia di un palazzo e un giardino sontuosi, espressioni del grandioso barocco delle corti europee

Lo Schloss, inaugurato nel 1699 come residenza estiva della regina Sofia Carlotta, conserva un prezioso Giardino progettato in origine alla francese, poi nel Settecento modificato dall'architetto Wörlitz Johann August Eyserbeck, che lo trasformò in un eden panoramico all’inglese.
La Residenza di Würzburg (1720-44) venne progettata da uno degli architetti più importanti del barocco tedesco, Johann Balthasar Neumann, su commissione del principe vescovo Johann Philipp Franz von Schönborn e del fratello Friedrich Carl.
All'interno della Reggia, splendidi affreschi che decorano  saloni e scalinate sono opera del grande veneziano Giovan Battista Tiepolo (1750-1753). Nella Cappella di corte (1735-1743) di Lucas von Hildebrandt, dominano muri curvi e volte ovali, decorazioni massicce di stucchi bianchi e dorati nonché gli8 affreschi di Johann Rudolf Byss e scuola.

Fondamento dell'arte barocca, il continuo tentativo di esorcizzare la paura della morte, la transitorietà del tempo, l’horror vacui. Statue del memento mori, nature morte con frutta bacata, immagine di clessidre e orologi, tutto ricorda con sentimento estremo la fugacità della vita 

La Controriforma satura il paesaggio di simboli sacri in difesa dell'eresia: capitelli, tempietti di campagna, croci, il barocco popolare pulsa di forme ed emblemi religiosi. Le parate nelle campagne contadine saldano la coesione tra fedeli in pellegrinaggio: statue piangenti con lacrime, stigmate e carni umane lacerate, sono riprodotte con iperrealismo. 

La Boemia, perla della Repubblica Ceca, ha un cuore barocco che risale agli inizi del Seicento, quando la battaglia sulla Montagna Bianca, dilagherà nel resto d'Europa con Guerra dei Trent'anni

Gli Asburgo avevano imposto con violenza al popolo Ceco la ricattolicizzazione del paese: furono i Gesuiti che portarono in Boemia, oltre al verbo, anche l'arte del fiorente barocco italiano. 
A Praga, nel cuore barocco della città, si erge la splendida Chiesa di San Nicola (1673-1761) nata in piena Controriforma grazie ai Gesuiti, su progetto dell'architetto Christoph Dientzenhofer e del figlio Kilian Ignaz. I due architetti che si susseguirono negli anni, restituirono forme di un barocco oramai al culmine, un Barocco praghese di linee sinuose e arrotondate che evocano già il Rococò. 

A Roma, di fronte a Ponte Milvio, da fine Settecento  campeggia la statua di San Giovanni Nepomuceno

La terza puntata chiude con la figura di un Santo, Giovanni Nepomuceno, ovvero di Nepomuk (1349–1393), canonico nella cattedrale di Praga e predicatore alla corte di re Venceslao che, osteggiato dal religioso, lo fece uccidere per annegamento. Proclamato santo da Benedetto XIII nel 1729, Nepomuk è divenuto patrono della Boemia e Santo dei Ponti.
Ancora oggi il 16 maggio ricorre la sua festa, una festa barocca dilagata nel nord e che non dimentica le sue origini. 

Festa Barocca di Folco Quilici e Jean Antoine, direzione scientifica Paolo Portoghesi, consulenti C. N. Schultz,  fotografia Riccardo Grassetti, testi classici d'epoca e commento musicale composto e diretto da Francesco De Masi, Montaggio Rolando Pastori, Voce di Riccardo Cucciolla. Prodotto da Antenne 2 TV France, Polytel International Hambourg, RAI Radio Televisione Italiana, Moana Roma, ITVD production Parigi, TV Belga BRT, 1980-1982

Foto di copertina
Johann Michael Rottmayr, Intercessione di Carlo Borromeo supportato dalla Vergine Maria, 1714, Chiesa di San Carlo, Vienna