Luzzati racconta Polidori

Un'intervista del 2000

In una breve intervista a Luzzati (Parte Dell’Occhio. Professione Scenografo, 2000), il maestro ottantenne ricorda con precisione di fatti la sua amicizia e collaborazione Gianni Polidori (1923-1992), come lui grande scenografo e costumista di teatro, poi passato al cinema.
Alla fine degli anni Quaranta del secolo scorso, Luzzati e Polidori iniziavano a frequentarsi dentro i teatri del Piccolo e Stabile di Genova. Polidori aveva elogiato su una rivista specializzata, il lavoro dello scenografo genovese per la Lea Lebowitz (1947), di Alessandro Fersen in scena a Milano. 

Da allora, iniziava l'eterna amicizia di Luzzati e Polidori

Nell'intervista, Luzzati tiene in mano una piccola statuina che gli regalò l'amico e racconta che Gianni oltre allo scenografo, era anche un artista a tutto tondo, capace di ardite sperimentazioni. 

Le acute e partecipate osservazioni di Luzzati sul lavoro del caro amico e artista scomparso, vertono sulla figura di un pittore e scultore che non ha avuto la possibilità di approfondire le sue vere passioni 

Luzzati ricorda lo spettacolo di Squarzina, Le Baccanti (1968), in scena a Genova, dove Polidori aveva usato le plastiche squarciate, evocanti opere materiche di Burri.