Antonio Faccilongo

Il vincitore del premio World Press Photo Story of the year 2021

Non ci sono dubbi che a guidare il lavoro di Antonio Faccilongo sia la passione. E’ quanto emerge con chiarezza durante un incontro al Mattatoio di Roma in occasione della mostra World Press Photo 2021. Il fotografo vincitore di World Press Photo Story of the Year racconta con enfasi come  per il suo progetto “Habibi” (Amore Mio in arabo) ha seguito per oltre sei anni alcune famiglie di palestinesi che vivono nei territori di uno dei conflitti più lunghi e complicati della storia moderna.  Le famiglie sono composte dalle mogli di prigionieri  politici palestinesi le quali hanno deciso di praticare l’inseminazione in vitro dal momento che i loro mariti dovranno scontare delle lunghissime condanne in carcere. 


Una delle foto di "Habibi" - progetto a lungo termine di Antonio Faccilongo, vincitore di Worldpress Photo Story of the year 2021.

Il percorso di Faccilongo in Palestina inizia già nel 2008, all’inizio della prima guerra dopo la seconda Intifada, quando si reca nella striscia di Gaza sotto embargo per portare aiuti alle popolazioni civili. Il fotografo è sconvolto da quanto vede, ritrae e vive direttamente e sente che deve continuare a raccontare di quei luoghi che a suo parere troppo spesso si impongono all’attenzione del mondo unicamente in quanto terra di conflitto tra israeliani e palestinesi. Quel che interessa a Faccilongo è scavare nelle storie più intime di vita delle singole persone, documentare che i popoli che vivono in quelle terre non sono solo combattenti ma famiglie normali che affrontino ogni giorno terribili difficoltà. Il suo approccio con la gente è stato necessariamente un percorso a tappe. Da straniero occidentale, infatti, non è stato semplice  per il fotoreporter stabilire un contatto con le donne rimaste da sole con i bambini nelle case delle famiglie palestinesi, così grazie a una persona che si occupa di sostenere le famiglie dei detenuti è diventato amico di alcuni membri appartenenti alle famiglie ed è riuscito a poco a poco a conquistare la loro fiducia e a entrare nell’intimità delle case.

La fotografia è un po’ il mio diario, dove io appunto i miei pensieri  ma soprattutto le mie emozioni.  E’ la volontà di raccontare con le immagini ciò che io stesso ho provato incontrando le persone e andando all’avventura per il mondo, che è l’altra mia passione: quella per il  viaggio.
Antonio Faccilongo


La  Cina è stata un altro territorio di esplorazione per il reporter che si è recato più volte nel paese per raccontare delle storie particolari di cui ci parla in questa intervista.

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