Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano

Il complesso monumentale dal 1889 sede storica delle antichità di Roma

Le Terme di Diocleziano sono una delle quattro sedi del Museo Nazionale Romano, insieme a Palazzo Massimo, Palazzo Altemps e Crypta Balbi. 

Il complesso monumentale delle Terme di Diocleziano, le più grandi di Roma antica, venne costruito tra il 298 e il 306 d.C. L'edificio, oltre ai tradizionali ambienti con vasche d'acqua di diverse temperature (calidarium, frigidarium e tepidarium), comprendeva un'aula centrale basilicale, la piscina scoperta (natatio) e molte altre sale di ritrovo.

Il grandioso impianto offre una testimonianza esemplare di stratificazione storica in piena città e consente di apprezzare il reimpiego delle strutture termali e dei preziosi materiali decorativi sopravvissuti grazie alla loro incorporazione in edifici rinascimentali, dopo circa mille anni di abbandono e di oblio.

Parte del perimetro è, infatti, oggi occupato dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli: nel 1561 Pio IV decise di trasformare le Terme in Basilica, con annesso convento. Il lavoro fu affidato a Michelangelo, ormai ottantaseienne, che realizzò la Chiesa, suggerendo probabilmente l’impianto generale della Certosa e il disegno del Chiostro grande. La costruzione ebbe svariate interruzioni per mancanza di fondi e si prolungò per tutto il Seicento e in parte anche oltre. 

Nel 1889 il complesso divenne la prima sede del Museo Nazionale di Antichità Romane e vi furono raccolte diverse collezioni archeologiche ed i ritrovamenti avvenuti a partire dal 1870 nei grandi cantieri che adeguarono Roma al suo nuovo ruolo di Capitale del Regno d’Italia. Il percorso museale si snoda tra alcune delle Grandi Aule superstiti, tra le quali  l’Aula X, uno degli ingressi monumentali alle Terme, dove sono collocati il sepolcro dei Platorini, scoperto nel 1880 nell’area della Lungara sulla riva destra del Tevere e  qui allestito in occasione dell'Esposizione Universale del 1911, e due tombe a camera ricavate all’interno di un grosso nucleo di tufo, rinvenute nel 1951 lungo la via Portuense.
Nel Chiostro michelangiolesco sono esposte centinaia di sculture di tutte le tipologie della produzione artistica romana (statuaria, materiali architettonici, sarcofagi, are dedicatorie). 

Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano

Il Museo della comunicazione scritta dei Romani vanta uno delle più ricche e importanti raccolte di iscrizioni al mondo, con un patrimonio di circa ventimila reperti che raccontano numerosi aspetti della civiltà romana attraverso le parole che gli antichi hanno scelto di incidere su diversi tipi di documenti: stele, cippi, altari e rilievi in marmo e travertino ma anche mattoni, lucerne, tubi in piombo, proiettili da fionda e molti altri materiali.

Le importanti collezioni epigrafiche illustrano la nascita e la diffusione della lingua latina dall'età arcaica fino al IV sec. d.C., con testi scritti da persone appartenenti a ogni strato sociale, dall’imperatore allo schiavo, che ci fanno conoscere, e vivere, i diversi momenti della vita politica, religiosa, sociale, economica della Roma antica, ma anche aspetti della sfera privata. 

Alcuni tra i documenti più preziosi sono esposti nel Chiostro piccolo della Certosa, come la serie di iscrizioni dei fratelli Arvali, una documentazione unica che testimonia le attività di questo collegio sacerdotale dal I secolo a.C. fino agli inizi del IV d.C. e i monumentali pilastri che registrano le cerimonie dei ludi saeculares del 17 a.C. e del 204 d.C.


Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano

Le Terme di Diocleziano ospitano, inoltre, nelle gallerie del chiostro maggiore, il Museo di Protostoria dei Popoli Latini, una sezione che Illustra lo sviluppo della cultura laziale fra la fine dell’età del bronzo (XI secolo a. C.) e l’età del ferro fino all’orientalizzante (X-inizio del VI secolo a.C.), attraverso i complessi archeologici esplorati e scavati sistematicamente nel territorio intorno a Roma.

Si ringrazia il Ministero della Cultura - Museo Nazionale Romano per la gentile collaborazione.