Zeri presenta San Filippo Neri
Monumenti Terminali, 1995
Tratto dalla famosa la serie in pillole, dal titolo sferzante di Intervallo tragico. Monumenti terminali, in questo breve filmato Zeri denuncia con parole chiare ed efficaci lo stato di abbandono di una chiesa romana del Sei Settecento, San Filippo Neri a via Giulia.
Malato di gotta, Brandi dedicò la chiesa a San Trofimo, protettore dei podagrosi, incorporando l'edificio a due opere di carità, un piccolo ospedale per i sacerdoti e un istituto per ragazze povere dedicato a San Filippo Neri. Per questo, la dedica del santuario cambiò nel tempo in San Filippo Neri, apostolo di Roma.
Nel 1728, la chiesa fu restaurata da Filippo Raguzzini (1690-1771) che, per conto di Papa Benedetto XIII, lavorò principalmente alla facciata. Successivamente, tra il 1767 e il 1768, la facciata venne rifatta su un progetto di Giovanni Francesco Fiori (1709-1784), in uno stile eclettico tra Tardo Barocco e Neoclassico.
San Filippo Neri fu restaurata solo nel 2000, ma tutt'oggi rimane sconsacrato e chiusa al pubblico.
San Filippo Neri fu eretta nel 1623 per volere di Rutilio Brandi, guantaio originario di San Gimignano, penitente di Filippo Neri e Governatore della Compagnia delle Santissime Piaghe di Gesù (1617), istituto composto da fiorentini allora residenti a Roma.È mai possibile che nel cuore della città un monumento come questo del Raguzzini sia ridotto allo stato addirittura pre agonico ?
Federico Zeri
Malato di gotta, Brandi dedicò la chiesa a San Trofimo, protettore dei podagrosi, incorporando l'edificio a due opere di carità, un piccolo ospedale per i sacerdoti e un istituto per ragazze povere dedicato a San Filippo Neri. Per questo, la dedica del santuario cambiò nel tempo in San Filippo Neri, apostolo di Roma.
Nel 1728, la chiesa fu restaurata da Filippo Raguzzini (1690-1771) che, per conto di Papa Benedetto XIII, lavorò principalmente alla facciata. Successivamente, tra il 1767 e il 1768, la facciata venne rifatta su un progetto di Giovanni Francesco Fiori (1709-1784), in uno stile eclettico tra Tardo Barocco e Neoclassico.
Nell'ambito dei lavori di demolizione del 1938, interventi volti alla costruzione di un ampio viale tra Ponte Mazzini e la Chiesa Nuova, quasi tutti gli edifici intorno a San Filippo Neri furono demoliti e la chiesa stessa profanata.Poiché situata a circa cento metri dal Tevere, San Filippo Neri fu gravemente danneggiata durante l'inondazione del 1853 e restaurata nello stesso anno
Nel mentre, le opere d'arte contenute al suo interno scomparvero e andarono completamente perdute. L'edificio cadde in rovina e fu utilizzato, fra l'altro, come deposito di legname e di un mercato ortofrutticolo adiacente.L'abbattimento definito del monumento però, non avvenne solo a causa dell'interruzione dei lavori per lo scoppio della Seconda Guerra mondiale
San Filippo Neri fu restaurata solo nel 2000, ma tutt'oggi rimane sconsacrato e chiusa al pubblico.