Zeri Accademico di Francia

Una cerimonia inconsueta

Il 23 aprile del 1997, in una cerimonia solenne a rullo di tamburi, Federico Zeri entrava all'Institut de France per ricevere l'investitura di membro Accademico della prestigiosa istituzione storica

Accolto da una platea di primo ordine e seduto nella tribuna d'onore, davanti alla gigantesca statua di Napoleone e a fianco del cenotafio del cardinale Mazarino, come di tradizione Zeri dovette dire qualcosa sul suo predecessore, il presidente americano Richard Nixon. Zeri, che lo aveva conosciuto durante un soggiorno negli Stati Uniti, lo riteneva intelligente, ma non capiva nulla di pittura e in definitiva, lo diceva "grossolano e volgare", ricordando la vicenda del Watergate.

Dopo la cerimonia, l'amico e collega Pierre Rosenberg, presidente del Louvre e Accademico di Francia, consegnava di rito a Zeri lo spadino d'oro, cesellato all'epoca di Ingres

Anche in questa occasione, Zeri non risparmia le sue invettive al corpo accademico italiano, verso "le sue pompe e la sua retorica" tipica di burocrati e "cialtroni'.
Tra gli ospiti, Giovanni Agnelli, Pierre Cardin e la danzatrice Ludmilla Tcherina.

FOTO DI COPERTINA
Istituto di Francia, sede dell'Accademia francese © Bruno Arbesu/Rea/Contrasto