Zeri e lo Zolfanello d'Oro

Un premio ardente, 1990

Nel 1990, il Comune di Dogliani (Cuneo) istituiva il premio Zolfanello d’oro, per ricordare il farmacista Domenico Ghigliano nel bicentenario di nascita (1790-1860), inventore, già nel 1832, del fiammifero a sfregamento. 

A Federico Zeri, critico d'arte e non solo che, come lo zolfanello, s'accende, s'alimenta, arde e rischiara per virtù propria quanto più fondo è il buio

Con queste parole, Giulio Einaudi alla prima edizione del premio rivolto a celebrare una persona "particolarmente infiammata" per una nobile causa, conferiva a Zeri il riconoscimento. 

Il buio probabilmente è lo sfascio dei nostri beni culturali, che vanno sempre più alla malora, sempre più allo sfascio, in mano a persone che non sanno distinguere un sasso da una statua di Michelangelo, o confondono Poussin con Puskin. Io mi accendo e mi indigno …
Federico Zeri 


FOTO DI COPERTINA
Federico Zeri e Giulio Einaudi © Antonio Scattolon/Contrasto