Casa Cavazzini

Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Udine

Nel centro storico di Udine si trova Casa Cavazzini, uno splendido Museo di Arte Moderna e Contemporanea. La nascita delle sue collezioni risale al 1895 e ancora oggi esse sono in continuo accrescimento grazie a una lunga sequenza di atti di generosità, di solidarietà e di amore.

Nel 2021 le sale del secondo piano dell’edificio sono state ristrutturate con soluzioni al passo con i migliori standard museali e espositivi al mondo e sono state inaugurate con la mostra temporanea La forma dell’Infinito dal 16 ottobre 2021 al 27 marzo 2022, che ha visto approdare capolavori da numerosi musei internazionali come Il Belvedere di Vienna, la Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York, la Galleria Tretyakov di Mosca e il Museu Picasso di Barcellona.

L’edificio ha aperto al pubblico nel 2012 dopo un lungo lavoro di ristrutturazione su progetto dell’architetto Gae Aulenti ed è subito diventato un centro propulsore di cultura e un valore aggiunto alla già notevole bellezza del cuore storico di Udine.

Il Museo deve il suo nome all’ultimo proprietario del palazzo, Dante Cavazzini, un commerciante che nei primi del Novecento aveva nel primo piano dell’edificio un negozio di tessuti per l’arredamento. Nel 1935 Cavazzini acquistò il palazzo che ospita oggi il museo e ne affidò la ristrutturazione a due udinesi: l’architetto Ermes Midena e il giovanissimo pittore Afro Balsadella; quest’ultimo lasciò nella sala da pranzo delle tempere murali ancora oggi visibili nell’ex appartamento del commerciante.


 La sala da pranzo di Dante Cavazzini con le tempere murali realizzati da Afro Balsadella


Casa Cavazzini vanta una vasta raccolta di arte nazionale e internazionale. Uno dei nuclei più significativi è la collezione Astaldi che comprende 193 opere che Maria Luisa Costantini e Sante Astaldi donarono alla città di Udine nel 1982.  Si tratta di dipinti, sculture e saggi grafici che testimoniano lo sviluppo dell’arte italiana dagli anni Venti ai Sessanta del Novecento, con opere di de Chirico, Savinio, Guttuso, De Pisis, Morandi, Casorati e Sironi tra gli altri.



 Giorgio de Chirico (1888 –1978), Gladiatori, 1929.Tempera grassa su tela, cm. 81x64.Collezione Astaldi

I coniugi Astaldi fecero i loro primi acquisti negli anni Venti alle grandi esposizioni nazionali e internazionali dell’epoca o presso gallerie private. Alcune opere della loro collezione testimoniano i rapporti di profonda amicizia che ebbero soprattutto con Alberto Savinio e Filippo De Pisis.  

Un altro nucleo importante delle collezioni permanenti è costituito dalla Collezione Friam.

Acronimo di FRIULI ARTS AND MONUMENTS, la FRIAM nacque in seguito al terremoto del Friuli del 1976, per volontà di alcune personalità politiche, diplomatiche e culturali degli Stati Uniti, come azione di solidarietà  da parte di un centinaio di artisti americani  che donarono un proprio lavoro per una mostra, i cui proventi sarebbero stati devoluti per finanziare le attività di restauro del patrimonio regionale danneggiato. Parteciparono all’iniziativa  Roy Lichtenstein, Willem de Kooning, Sol LeWitt, Robert Mangold, Christo, Frank Stella e Alex Katz, tra gli altri. 

 Willem De Kooning, Senza titolo (Untitled), 1970. Olio su carta su tela, cm. 91,5x61,5. Collezione FRIAM  

L’idea di vendere le opere, smembrando così la raccolta fu per fortuna abbandonata. Questo prezioso nucleo di lavori rimane oggi nella sua unità la testimonianza della reazione solidale e generosa di un gruppo di artisti americani di fronte alla tragedia del terremoto e della loro vicinanza alla gente del Friuli.  Grazie a quel ripensamento i visitatori di Casa Cavazzini possono oggi ammirare la collezione, le cui opere sono esposte a rotazione negli spazi del museo.