Sette secoli di "scarabocchi" a Villa Medici

Da Leonardo da Vinci a Cy Twombly

Fino al 22 maggio 2022 è possibile vedere la mostra Gribouillage/Scarabocchio all’Accademia di Francia - Villa Medici a Roma. L’esposizione, a cura di Francesca Alberti, (Villa Medici) Diana Bodart (Columbia University) e Philippe-Alain Michaud (Centre Pompidou), è il risultato di un lavoro di coordinazione internazionale su ampia scala (co-prodotta dall’Accademia di Francia con i Beaux-Arts di Parigi, si avvale del sostegno del Centre Pompidou di Parigi e di una partnership con l’Istituto Centrale per la Grafica a Roma) ed è frutto di anni di ricerche sugli uno degli aspetti più sconosciuti e meno controllati della pratica del disegno, a partire dal Rinascimento a oggi.

Con circa 150 opere originali a Villa Medici, affrontando le molteplici sfaccettature dello scarabocchiare in ambito artistico, dagli schizzi imbrattati sul retro dei dipinti agli scarabocchi che diventano vera e propria opera, l’esposizione mostra come queste pratiche grafiche sperimentali, trasgressive, regressive e liberatorie, che sembrano non obbedire a nessuna regola, hanno da sempre scandito la storia della creazione artistica.


Il progetto espositivo si sviluppa in due presentazioni successive, entrambe inedite e complementari con un totale di 300 opere: dopo quella di Roma seguirà l’altra a Parigi al Musée des Beaux Arts dal mese di ottobre 2022.

Il Rinascimento, per liberarsi dai vincoli del disegno “accademico”, ha prodotto forme grafiche libere, istintive e gestuali che evocano i disegni rudimentali dei bambini, le divagazioni calligrafiche ai margini dei manoscritti o ancora i graffiti di mani anonime che ricoprono i muri delle città. E a proposito dell’espressività visuale dei bambini Picasso affermava: ”Mi ci è voluto una vita intera per disegnare come loro”.

L’esposizione esplora quindi questo lato nascosto del fare artistico e invita i visitatori a spostare lo sguardo sul retro dei dipinti o sulle pareti della bottega, al margine dei disegni o sotto gli affreschi staccati….

Proponendo accostamenti inediti tra le opere dei maestri della prima modernità, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Pontormo, Tiziano, Bernini, a quelle di noti artisti moderni e contemporanei come Picasso, Dubuffet, Henri Michaux, Helen Lewitt, Cy Twombly, Basquiat e Luigi Pericle la mostra rimette in questione gli ordini cronologici e le categorie tradizionali e pone la pratica dello scarabocchiare al centro della pratica artistica.

La mostra di Roma presenta alcuni prestiti  eccezionali: lo straordinario palinsesto di disegni tracciati sul retro del Trittico della Madonna di Giovanni Bellini, conservato alle Gallerie dell’Accademia a Venezia, i disegni di Benozzo Gozzoli, Fra Bartolomeo, Michelangelo, Pontormo, Tiziano, Taddeo Zuccari e inoltre opere  dei Carracci, di Simone Cantarini, Algardi, Bernini, provenienti dalle più importanti collezioni italiane; o ancora la testa grottesca di Leonardo da Vinci, data in prestito dal  Musée des Beaux Arts di Parigi.
 

La foto in copertina è l'opera di Luigi Pericle Senza titolo, 1965. Tecnica mista su tela, 80 x 129,5 cm Ascona, Archivio Luigi Pericle © Archivio Luigi Pericle. Foto  Marco Beck Peccoz