1953: I° Maggio a Cervignano
Un documentario di Giuseppe Zigaina
Il breve filmato è estratto dal film “1953: I° Maggio a Cervignano”, un documentario girata in 16 millimetri, con pellicola a colori e in bianco e nero, da Giuseppe Zigaina (1924-2015).
Negli anni del Neorealismo l’artista restituisce un documento storico eccezionale, sfilate di bandiere rosse, camion, carri e trattori stracolmi di manifestanti ed un corteo chiuso dai vessilli delle quattro nazioni garanti degli accordi di pace: Urss, Usa, Inghilterra e Francia.
Zigaina, nato a Cervignano del Friuli, dove trascorse la vita si era imposto tra la fine degli anni Quaranta e primi Cinquanta, con opere dedicate ai grandi movimenti dei braccianti friulani del dopoguerra.
Nella Bassa Friulana dell’estate del 1950, prendeva avvio una singolare forma di protesta detta “sciopero a rovescio”, ossia, la scelta di lavorare senza paga per il completamento delle opere di canalizzazione da parte di migliaia di braccianti e disoccupati.
Fotogramma di 1953: I° Maggio a Cervignano
Zigaina, diretto testimone di questi fatti storici, con Primo Maggio a Cervignano diventa interprete di queste pressanti istanze sociali e qui, vediamo il giovane artista in più riprese sul palco a ridosso degli oratori. Aveva da poco presentato alla Biennale veneziana del 1952 un suo capolavoro, il grande quadro epico titolato “Assemblea dei braccianti sul Cormor” (La pittura di Giuseppe Zigaina).
Queste lotte erano entrate nelle sue tele di straordinaria tensione grafica e coloristica per comunicare la drammatica vicenda umana attraverso temi e simboli figurativi ricorrenti, come la bicicletta, il carro agricolo, la bandiera, i canali, gli argini, le ceppaie (Le ceppaie di Zigaina).
Nel 1980, la sede Rai di Trieste realizzava una edizione del film a colori (della durata di mezz’ora circa) con riprese, interviste e testi aggiuntivi. Nell’occasione, al documentario vengono aggiunti spezzoni bianco e nero che ricostruiscono la drammatica realtà lavorativa del Dopoguerra tra emigrazione e lotte sociali, insieme ad alcune interviste ai protagonisti delle lotte politiche e sindacali di quegli anni, in particolare relative alla pratica dello “sciopero alla rovescia”.
Entro la fine dell’anno 2024 uscirà il DVD del film restaurato girato da Zigaina in un cofanetto contenente anche un documentario sull’artista per la regia di Francesco Bortolini: "Zigaina. La mia idea del dipingere", qui proposto in estratto. Il progetto è nato in collaborazione con Cinema Zero, La Cineteca del Friuli, Comune di Cervignano del Friuli e la sede Regionale Rai di Trieste.
1953: Primo Maggio a Cervignano, di Giuseppe Zigaina (con la partecipazione dei lavoratori di Aquileia, Cervignano, Fiumicello, Terzo, Villa Vicentina, Ruda, Aiello e Torviscosa), progetto coordinato da Piero Colussi; selezione musica Fulvio Toffoli; editing Tommaso Fabi; consulenza Alessandra Zigaina; durata 17 minuti
FOTO DI COPERTINA
Fotogrammi del film con Zigaina in bianco e nero e i manifestanti a colori
Negli anni del Neorealismo l’artista restituisce un documento storico eccezionale, sfilate di bandiere rosse, camion, carri e trattori stracolmi di manifestanti ed un corteo chiuso dai vessilli delle quattro nazioni garanti degli accordi di pace: Urss, Usa, Inghilterra e Francia.
Zigaina, nato a Cervignano del Friuli, dove trascorse la vita si era imposto tra la fine degli anni Quaranta e primi Cinquanta, con opere dedicate ai grandi movimenti dei braccianti friulani del dopoguerra.
Il proletario e il contadino sono fonte d'ispirazione per Zigaina che, attraverso una chiave di lettura incentrata sulla fatica dell'uomo, mette in primo piano la drammatica situazione economica e le tensioni sociali che ne seguono.Sono gli anni dell'impegno civile e politico e il tema del lavoro, visto secondo i dettami ideologici marxisti, diventava asse portante di molta pittura
Nella Bassa Friulana dell’estate del 1950, prendeva avvio una singolare forma di protesta detta “sciopero a rovescio”, ossia, la scelta di lavorare senza paga per il completamento delle opere di canalizzazione da parte di migliaia di braccianti e disoccupati.
Fotogramma di 1953: I° Maggio a Cervignano
Zigaina, diretto testimone di questi fatti storici, con Primo Maggio a Cervignano diventa interprete di queste pressanti istanze sociali e qui, vediamo il giovane artista in più riprese sul palco a ridosso degli oratori. Aveva da poco presentato alla Biennale veneziana del 1952 un suo capolavoro, il grande quadro epico titolato “Assemblea dei braccianti sul Cormor” (La pittura di Giuseppe Zigaina).
La coreografica marcia dell'imponente corteo, la sfilata dei mezzi agricoli, i carri trainati da cavalli colmi di uomini, donne, bambini e trattori e ancora, le bandiere, i cartelloni e gli striscioni alzati dalla folla sono tutti elementi già fissati da Zigaina nelle sue tele. L’artista, che era stato a stretto contatto con il mondo contadino, già nel 1951 aveva pubblicato un testo di adesione alla causa dei braccianti sulle pagine di “Rinascita”.Come Zigaina affronta questa sua prima e unica regia cinematografica dedicata al Primo Maggio cervignanese del 1953, traspare già nella pittura dell’artista
Queste lotte erano entrate nelle sue tele di straordinaria tensione grafica e coloristica per comunicare la drammatica vicenda umana attraverso temi e simboli figurativi ricorrenti, come la bicicletta, il carro agricolo, la bandiera, i canali, gli argini, le ceppaie (Le ceppaie di Zigaina).
Esemplari, fin dai titoli di testa qui proposti, i campi cinematografici lunghissimi che evocano la cinematografia russa e le scene di coralità che restituiscono un senso di immersione nel paesaggio della Bassa friulana, a lui così caro, tipico dell’epica della sua pittura di quegli anni.Tuttavia, Zigaina riesce comunque a costruirsi uno spazio di libertà creativa, soprattutto nella prima parte del film
Nel 1980, la sede Rai di Trieste realizzava una edizione del film a colori (della durata di mezz’ora circa) con riprese, interviste e testi aggiuntivi. Nell’occasione, al documentario vengono aggiunti spezzoni bianco e nero che ricostruiscono la drammatica realtà lavorativa del Dopoguerra tra emigrazione e lotte sociali, insieme ad alcune interviste ai protagonisti delle lotte politiche e sindacali di quegli anni, in particolare relative alla pratica dello “sciopero alla rovescia”.
Entro la fine dell’anno 2024 uscirà il DVD del film restaurato girato da Zigaina in un cofanetto contenente anche un documentario sull’artista per la regia di Francesco Bortolini: "Zigaina. La mia idea del dipingere", qui proposto in estratto. Il progetto è nato in collaborazione con Cinema Zero, La Cineteca del Friuli, Comune di Cervignano del Friuli e la sede Regionale Rai di Trieste.
1953: Primo Maggio a Cervignano, di Giuseppe Zigaina (con la partecipazione dei lavoratori di Aquileia, Cervignano, Fiumicello, Terzo, Villa Vicentina, Ruda, Aiello e Torviscosa), progetto coordinato da Piero Colussi; selezione musica Fulvio Toffoli; editing Tommaso Fabi; consulenza Alessandra Zigaina; durata 17 minuti
FOTO DI COPERTINA
Fotogrammi del film con Zigaina in bianco e nero e i manifestanti a colori