In Giappone Canaletto e Segre raccontano Venezia

Eventi presentati dall'Istituto italiano di cultura di Osaka

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        La Prefettura di Kyoto, The Museum of Kyoto, The Mainichi Newspapers, MBS Mainichi Broadcasting System e la National Gallery of Scotland, con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Osaka, presentano la mostra “Canaletto and the Splendour of Venice”, la più completa a esporre in Giappone l’opera del pittore veneziano. La mostra ha inaugurato il 14 febbraio ed è visitabile fino al13 aprile.
        Francesca Tasso, Direttrice dei Musei del Castello Sforzesco di Milano, presenta un’opera di Canaletto prestata per questa mostra. 

        Canaletto (1697-1768), fu il pittore di riferimento dei numerosi viaggiatori, principalmente stranieri, che nel XVIII secolo facevano di Venezia una delle mete del loro Grand Tour. Questa mostra presenta circa 60 opere tra oli, disegni e incisioni, principalmente da collezioni britanniche quali la National Gallery of Scotland. Le opere di Canaletto sono accostate a quadri di artisti precedenti, contemporanei e successivi a presentare il Vedutismo, corrente raramente esposta in Giappone.


        Come evento collaterale della mostra “Canaletto and the Splendour of Venice”, sabato 15 marzo l’Istituto Italiano di Cultura di Osaka presenta “Molecole”, film di Andrea Segre girato a Venezia nel 2020, in pieno lockdown, che offre una prospettiva del tutto inedita sulla città. La proiezione è stata accompagnata da un after talk con il Direttore dell’Istituto Italiano Cultura di Osaka, Andrea Raos.

        Tra febbraio e aprile del 2020, Andrea Segre, che vive a Roma da diversi anni, rimane bloccato a Venezia durante il lockdown: Venezia, città natale di suo padre e solo in parte sua. Stava lavorando a due progetti teatrali e cinematografici sulle ferite della città: il turismo e l’acqua alta. Durante le riprese, il virus congela e svuota la città sotto i suoi occhi e la restituisce alla sua natura, alla sua storia e, in qualche modo, anche a Segre. Raccoglie appunti visivi, storie, conversazioni e trascorre del tempo nella sua casa di famiglia, dove ha tempo e modo di scavare nei suoi ricordi d’infanzia. Immagini di Ulderico, suo padre, si alternano ad archivi privati su Super8 e a incontri con veneziani, raccontando il rapporto tra la città e le acque e vivendo allo stesso tempo il vuoto inaspettato che ha preso il sopravvento su Venezia e gran parte del mondo. Le immagini sono legate dalla voce fuori campo del regista, dalle musiche di Teho Teardo e da un’atmosfera di attesa e stupore che pervade tutto il materiale visivo ed esistenziale di questo viaggio nella memoria, irreale ma comunque legato a un momento storico che ha segnato il mondo.

        Credits copertina

        Canaletto
        The Bucintoro at the Molo on Ascension Day 1760
        Dulwich Picture Gallery, London

         

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