La società civile per il "Piano "Borghi"
Intervista a Luigi Fressoia
Redatto da Giandomenico Cifani (Responsabile ITC-CNR Istituto Tecnologie della Costruzione) e dall’architetto Luigi Fressoia, qui intervistato, il “Piano Borghi” vuole fornire alcune direttive per il restauro, la conservazione e il riuso di questo delicato tessuto rurale e nello stesso tempo, suggerisce anche alcune modalità per recuperare fondi dalla società civile particolarmente sensibile al tema.Un approfondimento specifico è stato fatto per quei paesi e borghi, con un peculiare carattere storico, che per conformazione geologica sono particolarmente soggetti a rischio sismico
Italia Nostra, dopo aver negli anni passati posto l’attenzione sulla salvaguardia dei Centri Storici, ora ha individuato complessi rurali con annessi edifici produttivi d’epoca, case padronali, ville, castelli e architetture religiose sparsi sul territorio, un ricco patrimonio che solo in piccola parte è stato restaurato, mentre una buona fetta risulta ancora degradata, abbandonata e ridotta a rudere.Il “Piano Borghi” di Italia Nostra, è finalizzato al ripopolamento di un patrimonio marginale che rischia di essere cancellato per sempre assieme a pezzi di storia materiale e immateriale del nostro Paese
Condizione primaria del restauro del “Piano Borghi” è quello di riadattare questi complessi al vivere contemporaneo rispettando i caratteri architettonici propri dell’edificio e garantendo una destinazione d’uso ad esso compatibile.
Secondo Istat, i nuclei abitati storici italiani sono circa settantamila; parte di tale patrimonio è già stato restaurato e rimasto in uso mentre, probabilmente non meno di diecimila, hanno urgente bisogno di un intervento di recupero.
Per questo, sarebbe indispensabile attingere a canali economici-finanziari di ben altra capacità (risparmio e investimento familiare; investimento d’impresa; incentivi fiscali, tariffari, creditizi, amministrativi; raccolta finanziaria previdenziale, assicurativa, creditizia, etc.). Niente altro che gli stessi meccanismi e canali che a suo tempo dettero vita ai Borghi, agglomerati che non nacquero per i turisti di oggi, bensì per esigenze di vita e lavoro del tempo.Date le cifre ingenti richieste per un restauro è chiaro che, secondo Italia Nostra, nessuno stanziamento di denaro pubblico potrebbe incidere significativamente su un siffatto fabbisogno
Ne consegue la necessità di reinserire i Borghi nei consueti e odierni meccanismi di vita sociale per abitare, lavorare e vivere in un territorio che offre servizi al cittadino. Tra gli obiettivi di Italia Nostra, infatti, i principali possono essere riassunti nel pensare un ripopolamento delle aree economicamente marginali attraverso: autonomia alimentare ed energetica, strutture sanitarie autosufficienti, una rete di mezzi di trasporto pubblico, un miglioramento delle strade.
Secondo il “Piano Borghi”, i comuni ed enti locali interessati al loro ripristino dovrebbero curare la formazione e l’aggiornamento culturale del proprio personale, nonché predisporre bandi rivolti a imprese, privati cittadini e forme associative di diversa natura. In cambio di residenza, imprese e privati cittadini potranno così godere di credito agevolato, sgravi fiscali e tariffariLa riqualificazione di questi territori richiede non solo un consolidamento sismico e un restauro integrativo delle strutture, ma anche la rimozione contestuale di brutture edificate in epoca moderna
I comuni, inoltre, dovrebbero essere agevolati ad acquisire proprietà abbandonate per conferirle a soggetti attivi nel restauro e riuso, evitando le grandi imprese esecutrici e favorendo interventi e prestazioni individualizzate sul singolo promotore o proprietario.
Le aziende di servizio pubblico, infine, sono invitate a ripensare le proprie sedi e sono tenute a realizzare le opere infrastrutturali tenendo in massima considerazione l’impatto paesaggistico ed estetico sui singoli territori di volta in volta interessati.
Luigi Fressoia (Perugia, 1955), si è laureato in Architettura a Firenze nel 1980. In particolar modo, il suo lavoro si è orientato verso il Restauro e Consolidamento dell’edilizia storica, i Centri Storici e la Mobilità che li collega alla città moderna, l’Urbanistica e la Rigenerazione Urbana, il Paesaggio e il suo rapporto con le esigenze contemporanee. È iscritto ad Italia Nostra dal 1983 e dal 2015 è Presidente della sezione Perugia. Ha sempre coltivato la passione per la politica, la lettura e la scrittura. Ha pubblicato: La Rocca Paolina di Perugia, Calzetti & Mariucci Editore, Perugia 1993; Dizionarietto Politico Italiano, Effelle Editore, Ferrara 2007; Elogio dell’Evasione Fiscale, Libertates Libri, Milano 2007; Manualetto di Alfabetizzazione Politica, Biblioteca Albatros, Milano 2011; Sorride Annalisa, Europa Edizioni, Roma 2014; Perché anche gli Atei sono Cristiani, Libertates Libri, Milano 2016.
FOTO DI COPERTINA
Brindisi di Montagna vista dal Castello