Alle radici del libro: la prima Bibbia ebraica a Soncino
In mostra al Museo della Stampa l'originale del 1488
Il borgo storico di Soncino, in provincia di Cremona, in Lombardia, è stato scelto come città capofila per il suo legame diretto con il tema della XXVI edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, dedicata a “Il popolo del libro”. Qui, infatti, la famiglia di stampatori ebrei, originaria di Spira presso Magonza, avviò la propria attività, intrecciando la storia del borgo con una delle pagine più significative della cultura ebraica.
La premessa di questa vicenda affonda a Magonza, dove a metà del XV secolo Johannes Gutenberg rivoluzionò la comunicazione inventando la stampa a caratteri mobili. Con il suo torchio e i caratteri metallici riuscì a produrre libri in serie, rendendo i testi più accessibili e diffondendo rapidamente la conoscenza. La prima opera realizzata con questa tecnica fu la Bibbia di Magonza, stampata intorno al 1455, che aprì una nuova era per la cultura e l’educazione in Europa.
Il medico-rabbino Israel Nathan, costretto a lasciare Spira con la sua famiglia a causa delle frequenti persecuzioni antiebraiche, giungendo così a Soncino ove, sotto il benestare dei duchi di Milano, si insediò nel 1441. Proprio in quegli anni il borgo di Soncino viveva il suo rinascimento con un notevole sviluppo di iniziative artigianali, culturali e commerciali ed è in questa comunità tanto attiva che gli affari degli Ebrei prosperarono.
La fondazione del Monte di Pietà (1472), ubicato in prossimità della sede in cui operavano gli Ebrei, ne ostacolò il lavoro stimolandoli ad intraprendere una nuova attività, quella di stampatori. Israel Nathan ebbe dunque l’intuizione di applicare la recente tecnica della stampa a caratteri mobili alla sua lingua e di impiantare a Soncino una tipografia ebraica.
Con il torchio in funzione, le pagine prendevano forma, i caratteri si allineavano in perfetta armonia e la parola scritta si diffondeva con precisione e chiarezza. Una delle marche tipografiche riportava le parole: “Da Sion uscirà la legge e la parola del Signore da Soncino”, testimonianza della vitalità culturale e dell’ingegno degli stampatori ebrei, che trasformarono un piccolo borgo lombardo in un centro di eccellenza della stampa rinascimentale.
La premessa di questa vicenda affonda a Magonza, dove a metà del XV secolo Johannes Gutenberg rivoluzionò la comunicazione inventando la stampa a caratteri mobili. Con il suo torchio e i caratteri metallici riuscì a produrre libri in serie, rendendo i testi più accessibili e diffondendo rapidamente la conoscenza. La prima opera realizzata con questa tecnica fu la Bibbia di Magonza, stampata intorno al 1455, che aprì una nuova era per la cultura e l’educazione in Europa.
Il medico-rabbino Israel Nathan, costretto a lasciare Spira con la sua famiglia a causa delle frequenti persecuzioni antiebraiche, giungendo così a Soncino ove, sotto il benestare dei duchi di Milano, si insediò nel 1441. Proprio in quegli anni il borgo di Soncino viveva il suo rinascimento con un notevole sviluppo di iniziative artigianali, culturali e commerciali ed è in questa comunità tanto attiva che gli affari degli Ebrei prosperarono.
La fondazione del Monte di Pietà (1472), ubicato in prossimità della sede in cui operavano gli Ebrei, ne ostacolò il lavoro stimolandoli ad intraprendere una nuova attività, quella di stampatori. Israel Nathan ebbe dunque l’intuizione di applicare la recente tecnica della stampa a caratteri mobili alla sua lingua e di impiantare a Soncino una tipografia ebraica.
Nel 1488, dalla stamperia dei Soncino, uscì la prima Bibbia ebraica completa di segni vocalici.
Con il torchio in funzione, le pagine prendevano forma, i caratteri si allineavano in perfetta armonia e la parola scritta si diffondeva con precisione e chiarezza. Una delle marche tipografiche riportava le parole: “Da Sion uscirà la legge e la parola del Signore da Soncino”, testimonianza della vitalità culturale e dell’ingegno degli stampatori ebrei, che trasformarono un piccolo borgo lombardo in un centro di eccellenza della stampa rinascimentale.