La storia millenaria dell'ospedale San Giovanni a Roma
Un itinerario per le Giornate FAI d'Autunno 2025
Il complesso ospedaliero di San Giovanni Addolorata è il secondo più antico ospedale di Roma dopo S. Spirito in Sassia: nato nella prima metà del Trecento come struttura civica, non religiosa, da allora ininterrottamente in funzione è custode di un consistente patrimonio culturale, storico, archeologico, architettonico ed artistico.
Il Presidio Ospedaliero San Giovanni e l'antistante Presidio Santa Maria, con i loro edifici storici, infatti, perpetuano il nucleo dell'antico ospedale, formatosi sulle strutture romane e paleocristiane, che si è andato ampliando con successivi corpi di fabbrica, a partire dal XII sino al XVII secolo, ad opera della Arciconfraternita del SS. Salvatore, tuttavia l'intera area, che oggi compone il Complesso Ospedaliero San Giovanni Addolorata, è un palinsesto storico artistico, che senza soluzione di continuità conserva stratificazioni architettoniche dall'età della Roma Repubblicana fino al tardo Barocco.
Horti di Domitia Lucilla
Per quanto riguarda la struttura ospedaliera, si possono attraversare le corsie di degenza risalenti al Cinquecento e restaurate in epoca Barocca, come la Sala Mazzoni, che conserva affreschi seicenteschi realizzati dalla scuola del Domenichino.
Tra le testimonianze della sede primaria del nosocomio, l'antico Ospedale dell'Angelo, l'ambiente della Spezieria, caratterizzato da decorazioni e strutture architettoniche databili dal Rinascimento alla prima metà del Novecento. Un'area museale dove sono conservati anche gli affreschi distaccati dall'Oratorio paleocristiano.
Foto di copertina: Antica Spezieria del Complesso di San Giovanni Addolorata
Il Presidio Ospedaliero San Giovanni e l'antistante Presidio Santa Maria, con i loro edifici storici, infatti, perpetuano il nucleo dell'antico ospedale, formatosi sulle strutture romane e paleocristiane, che si è andato ampliando con successivi corpi di fabbrica, a partire dal XII sino al XVII secolo, ad opera della Arciconfraternita del SS. Salvatore, tuttavia l'intera area, che oggi compone il Complesso Ospedaliero San Giovanni Addolorata, è un palinsesto storico artistico, che senza soluzione di continuità conserva stratificazioni architettoniche dall'età della Roma Repubblicana fino al tardo Barocco.
Sala Mazzoni: affresco seicentesco (scuola pittorica del Domenichino)
L'itinerario archeologico attraversa leThermae Anniorum, gli ambienti termali della villa del senatore Marco Annio Vero, nonno dell'Imperatore Marco Aurelio (Ipogeo appartenente al complesso residenziale, datato alla prima metà del II sec. d.C.) e l'area degli Horti di Domitia Lucilla, il podere della nobile Domizia Lucilla, madre dell'imperatore Marco Aurelio (Area esterna appartenete prima alla villa privata poi al sito agricolo/industriale, databile dal II al IV secolo d.C.).Un itinerario che ben esemplifica la complessa stratificazione della città di Roma: un vero e proprio palinsesto monumentale che dall’epoca repubblicana arriva fino al tardo Barocco.
Horti di Domitia Lucilla
Per quanto riguarda la struttura ospedaliera, si possono attraversare le corsie di degenza risalenti al Cinquecento e restaurate in epoca Barocca, come la Sala Mazzoni, che conserva affreschi seicenteschi realizzati dalla scuola del Domenichino.
Tra le testimonianze della sede primaria del nosocomio, l'antico Ospedale dell'Angelo, l'ambiente della Spezieria, caratterizzato da decorazioni e strutture architettoniche databili dal Rinascimento alla prima metà del Novecento. Un'area museale dove sono conservati anche gli affreschi distaccati dall'Oratorio paleocristiano.
Foto di copertina: Antica Spezieria del Complesso di San Giovanni Addolorata