The new poetic activism – Il design Italiano alla ricerca degli oggetti inevitabili
Istituto italiano di cultura di Algeri
L’Ambasciata d’Italia in Algeria, l’Istituto Italiano di Cultura di Algeri e l’Agenzia Italiana per il Commercio Estero (ICE), in collaborazione con il Ministero della Cultura e delle Arti, hanno presentato la mostra “The New Poetic Activism – Il design italiano alla ricerca degli oggetti inevitabili”, creata dall’ADI Design Museum di Milano con la direzione del designer Mario Trimarchi. Inaugurata il 23 febbraio 2025, la mostra è stata aperta fino al 27 marzo 2025 al Palazzo della Cultura Moufdi Zakaria.
“The New Poetic Activism” propone di raccontare una collaborazione storica tra creatività e industria che caratterizza il Made in Italy, attraverso le testimonianze di 17 designer italiani che esplorano nuove poetiche espressive.
La mostra si interroga sull’importanza dell’attitudine italiana a esplorare territori sconosciuti del design. Mario Trimarchi, curatore della mostra, sottolinea che questa attività poetica ha cercato linguaggi che andassero oltre la semplice funzione, invitando a una riflessione sul rapporto tra gli oggetti e le persone.
Luciano Galimberti, presidente dell’ADI, aggiunge che il design industriale ha sempre cercato di coniugare razionalità ed emozione, funzione e bellezza. Questa mostra esplora come questa vocazione poetica, recentemente emersa, abbia generato oggetti che sono ormai più che semplici oggetti funzionali, diventando compagni di vita e sorgenti di idee.
I designer della mostra: Andrea Anastasio, Federica Biasi, Francesco Binfarè, Maddalena Casadei, Lorenzo Damiani, Michele De Lucchi, Francesco Faccin, Formafantasma, Marta Laudani, Giovanni Levanti, Raffaella Mangiarotti, Francesco Meda, Elena Salmistraro, Valerio Sommella, Paolo Ulian.
“The New Poetic Activism” propone di raccontare una collaborazione storica tra creatività e industria che caratterizza il Made in Italy, attraverso le testimonianze di 17 designer italiani che esplorano nuove poetiche espressive.
La mostra si interroga sull’importanza dell’attitudine italiana a esplorare territori sconosciuti del design. Mario Trimarchi, curatore della mostra, sottolinea che questa attività poetica ha cercato linguaggi che andassero oltre la semplice funzione, invitando a una riflessione sul rapporto tra gli oggetti e le persone.
Luciano Galimberti, presidente dell’ADI, aggiunge che il design industriale ha sempre cercato di coniugare razionalità ed emozione, funzione e bellezza. Questa mostra esplora come questa vocazione poetica, recentemente emersa, abbia generato oggetti che sono ormai più che semplici oggetti funzionali, diventando compagni di vita e sorgenti di idee.
I designer della mostra: Andrea Anastasio, Federica Biasi, Francesco Binfarè, Maddalena Casadei, Lorenzo Damiani, Michele De Lucchi, Francesco Faccin, Formafantasma, Marta Laudani, Giovanni Levanti, Raffaella Mangiarotti, Francesco Meda, Elena Salmistraro, Valerio Sommella, Paolo Ulian.