Helmut Newton. Legacy

Al Museo dell'Ara Pacis la mostra

18 Ott 2023 > 10 Mar 2024
Fino al 10 marzo 2024 al Museo dell’Ara Pacis di Roma ospita l’ampia retrospettiva Helmut Newton.Legacy, ideata per celebrare il fotografo (Berlino, 1920 – Los Angeles, 2004) a cento anni dalla sua nascita. La mostra è a cura di Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation, e da Denis Curti, direttore artistico de Le Stanze della Fotografia di Venezia.

Un viaggio nella sua avventurosa vita attraverso oltre 200 scatti, in parte inediti, riviste e documenti, per raccontare con un nuovo sguardo l’unicità e lo stile di un protagonista del Novecento che si descriveva con queste parole: «Il mio lavoro come fotografo ritrattista è quello di sedurre, divertire e intrattenere».

Il fotografo, all’anagrafe Helmut Neustädter, cognome anglicizzato poi in Newton, nasce a Berlino nel 1920 da una benestante famiglia ebrea e già a 12 anni dimostra familiarità con la macchina fotografica tanto che a 16 lavora come apprendista dalla famosa fotografa di moda Yva, sperimentando i suoi primi autoritratti, inscenati con grande sicurezza. Nel 1938 è costretto a lasciare la Germania a causa delle persecuzioni antisemite e, dopo un passaggio a Trieste, s’imbarca verso l’Australia dove apre un piccolo studio di fotografia che segnerà l’inizio della sua carriera.

Il percorso espositivo ripercorre la vita, umana e professionale, di un uomo ricordato come l’autore di scatti che hanno fatto la storia della fotografia, apparsi nelle più importanti copertine di fashion magazine, arricchiti da un corpus di inediti che svela aspetti meno noti della sua opera. Sono circa 80 infatti le fotografie esposte per la prima volta in questa rassegna. A completare l’esposizione, le testimonianze prodotte dai materiali d’archivio come le stampe a contatto o le pubblicazioni speciali.

Sei capitoli cronologici raccontano l’evoluzione fotografica di Newton: dagli esordi degli anni Quaranta e Cinquanta in Australia fino agli ultimi anni di produzione, passando per gli anni Sessanta in Francia, gli anni Settanta negli Stati Uniti, gli Ottanta tra Monte Carlo e Los Angeles e i numerosi servizi in giro per il mondo degli anni Novanta.

Il visitatore può  entrare nel cuore del processo creativo per scoprire i segreti di immagini divenute parte della nostra memoria visiva e collettiva, come la serie Big Nudes che diventerà il suo libro di maggior successo.

Il suo occhio ha rivoluzionato la fotografia di moda, come dimostrano gli scatti dedicati alle creazioni dello stilista André Courrèges, realizzati per la rivista britannica Queen nel 1964, e le collaborazioni con personalità del calibro di Yves Saint Laurent, Karl Lagerfeld, Thierry Mugler, Chanel e tanti altri. Il suo nome entrerà nel gotha dei fotografi quando nel 1961, su invito di Vogue Paris, si trasferisce con la moglie June nella capitale francese, dove perfezionerà il suo stile. Un focus specifico è dedicato proprio ai servizi di moda considerati all’epoca all’avanguardia, come quelli ispirati ai film di Alfred Hitchcock, Francois Truffaut e Federico Fellini: non solo scatti, ma vere e proprie storie che contengono dettagli intriganti. Tra una sezione e l’altra, sarà possibile scorgere l’intensa attività ritrattistica di Newton che ha immortalato volti celebri come Gianni Versace, Andy Warhol, Charlotte Rampling, Romy Schneider, Catherine Deneuve, Mick Jagger, Nastassja Kinski, David Bowie, Elizabeth Taylor, Arthur Miller, solo per citarne alcuni.


Helmut Newton "Autoritratto. Monte Carlo, 1993" Self-portrait. Monte Carlo, 1993
© Helmut Newton Foundation

La mostra riserva ampio spazio all’esperienza professionale del fotografo nel nostro Paese e al suo proficuo rapporto con l’editoria italiana. Una collaborazione importante che gli ha consentito di catturare le affascinanti atmosfere di località come Montecatini, Firenze, Milano, Capri, Venezia e, naturalmente, Roma. Newton era di casa a Roma come raccontano otto scatti ambientati nella capitale, in prevalenza tratti dalla serie nota come Paparazzi. Questa sequenza fotografica, unita ad altre due immagini di moda, dimostra ancora una volta la sua capacità di creare atmosfere effimere e intense trasformando una foto in una visione.

A seguito di una Media Partnership tra la Direzione Rai Pubblica Utilità e la Sovrintendenza Capitolina, la mostra è in parte resa accessibile attraverso la realizzazione di contenuti audio e video completi di sottotitoli e traduzione LIS, con la descrizione di alcune delle foto più significative di ciascuna delle sezioni e la divulgazione di notizie informative e di introduzione alle sezioni.
Attraverso l’ascolto e la visione degli audio e dei video – tutti realizzati a cura della Struttura Accessibilità di Rai Pubblica Utilità – le persone cieche, ipovedenti e sorde potranno apprezzare al meglio questo percorso culturale, che è un viaggio attraverso scatti di moda, di nudo e ritratti che ripercorrono cronologicamente l’intera vita e la carriera del fotografo a partire dagli anni ’40 in Australia fino agli anni ’90.
Le voci narranti in italiano sono di Morgana Giovannelli e Gaetano Lizzio; per la narrazione in LIS si sono alternate Maria Cristina Cuccurullo, nella parte di introduzione alle sezioni e Argentina Cirillo nella parte di descrizione delle foto; i testi descrittivi degli scatti sono stati realizzati da Marco Savegnago. I contenuti audio e video accessibili sono disponibili on demand sui siti web e social di Rai Pubblica Utilità.


In copertina: Helmut Newton Amica. Milano, 1982 © Helmut Newton Foundation