Hi Woman! La notizia del Futuro è a Prato

Hi Woman! La notizia del Futuro è a Prato

22 artiste internazionali dialogano con le opere al Museo di Palazzo Pretorio

11 Dic 2021 > 27 Mar 2022
Hi Woman! La notizia del Futuro è a Prato
Nella mostra HI WOMAN! La notizia del futuro a cura di Francesco Bonami 22 ARTISTE internazionali dialogano con le opere del Museo  di Palazzo Pretorio a Prato  
 

Hi Woman! il saluto aggressivo che Gabriele rivolge alla Madonna è il titolo della mostra organizzata a Palazzo Pretorio, museo che custodisce meravigliose Annunciazioni. 
Questa mostra è la trasformazione Pop del saluto dell’angelo Gabriele a Maria proiettato nella contemporaneità e si guarda bene dal voler essere una mostra sulla donna, sul femminismo o politicamente corretta. È semplicemente una mostra con 22 artiste che anagraficamente sono nate donne. Condividono quindi soltanto un destino”. 
Francesco Bonami, curatore della mostra


Ogni artista propone una propria annunciazione da rivelare: Huma Bhabha, Irma Blank, Koo Donghee,  Marlene Dumas,  Isa Genzken,  Jessie Homer French, Roni Horn,  Jutta Koether, Andrew LaMar Hopkins,  Maria Lassnig,  Babette Mangolte,  Lucy McKenzie,  Aleksandra Mir, Susan Philipsz,  Paola Pivi, Maja Ruznic,  Jenny Saville,  Fiona Tan,  Genesis Tramaine, Andra Ursuta,  Marianne Vitale, Lynette Yiadom-Boakye. 

Le loro vedute sono tutte di natura diversa, la loro arte tutta coniugata in modi diversi e non necessariamente femminili. Essere artista è esattamente la condizione opposta a quella della Madonna. È una scelta, non un’imposizione. Non arriva un angelo che senza convenevoli dice “Hey tu, da domani sarai un artista.”, spiega Francesco Bonami, curatore della mostra.


L’opera d’arte porta con sé sempre una notizia, un messaggio. Attraverso la pittura, la scultura, il video e il suono le artiste ci “annunciano” in mostra messaggi diversi, misteri lontani e realtà vicine, ognuno con un lavoro potente e significativo capace di sostenere il confronto con i maestri dell’antichità della collezione di Palazzo Pretorio, trovando a volte una sintonia, altre volte creando cortocircuiti carichi di stimoli per l’osservatore. 

La mostra è stata pensata come un esercizio di ricerca di un’intimità perduta, quella stessa che Gabriele sottrae a Maria per sempre, scaraventandola al centro del mondo in cambio di nulla. Nel saluto dell’Angelo c’è tutta la storia umana. L’uomo che impone la sua decisione senza possibilità di contraddittorio e la donna che viene beatificata con il dono della creazione ma privata della sua libertà di scelta.

Le opere d’arte in mostra dimostrano tuttavia che libertà e creazione possono convivere assieme alla libertà di scegliere  le modalità di espressione. Attraverso il corpo, il gioco, la famiglia, la morte, il canto, la danza, la felicità e purtroppo anche il dolore.

 Con questa mostra ancora una volta il Museo di Palazzo Pretorio si interroga sul tema del dialogo tra i molti contemporanei possibili, tra passato e presente” spiega Rita Iacopino, direttrice del Museo di Palazzo Pretorio.