La Commedia Umana di Ai Weiwei a Roma

La Commedia Umana di Ai Weiwei a Roma

Un'installazione monumentale in concomitanza con la sua regia di Turandot al Teatro dell'Opera

25 Mar 2022 > 03 Apr 2022
La Commedia Umana di Ai Weiwei a Roma
Dal 25 marzo al 3 aprile  il Museo Nazionale Romano ospita alle Terme di Diocleziano l’opera La Commedia Umana di Ai Weiwei, uno dei più grandi artisti contemporanei che esprime i suoi principi nelle forme d’arte più disparate, dalla scultura alla fotografia, all’architettura, fino alla scrittura (ha pubblicato una sua biografia) e alla regia.
Il poliedrico artista ha infatti creato il nuovo allestimento, le scene, i costumi  e firmerà la regia  dell’edizione della Turandot, in programma dal 25 marzo al 5 aprile al Teatro dell’Opera a Roma. 
Questa versione si annuncia come una nuova lettura del capolavoro di Puccini tra i più amati dal pubblico e già diverse volte messo in scena al Teatro dell’Opera di Roma. Ai Weiwei, che per la prima volta si cimenta con una regia teatrale, ha accettato l’invito di Roma anche perché quando era molto giovane era stato una comparsa nella Turandot di Zeffirelli al Metropolitan di New York. 

“Non avrei accettato l’invito ad occuparmi di una regia lirica perché mi sento piuttosto lontano dalla musica – ha raccontato Ai Weiwei. – Due sono gli aspetti che però mi hanno convinto. Uno generale, perché credo che l’opera racconti la contemporaneità, i problemi culturali e politici di oggi narrati, in questo caso, attraverso Turandot. L’altro motivo per cui sono legato proprio a quest’opera – ha detto – è che circa 30 anni fa mio fratello ed io eravamo a New York, giovani e squattrinati studenti. C’era un’occasione di fare le comparse al Met: l’opera era la Turandot, regia di Zeffirelli. E questo me la rende familiare”.
Da quei giorni newyorchesi un lungo cammino da artista attivista e di oppositore del governo cinese, lo ha condotto ad essere una figura di assoluto spicco nel panorama dell’arte contemporanea.

In concomitanza all’evento teatrale sarà in scena  la sua monumentale opera La commedia umana nel complesso termale più esteso di tutta l’antichità alle Terme di Diocleziano, parte del Museo Nazionale Romano, un enorme lampadario dalle dimensioni colossali (oltre 6 metri di larghezza per circa 9 di altezza) che con le sue quattro tonnellate di peso calerà dal soffitto di una delle aule delle antiche Terme: si tratta di una tra le più grandi sculture mai realizzate in vetro di Murano.


Frutto di tre anni di lavoro, composta di oltre duemila pezzi di vetro soffiato a mano e fuso dai maestri vetrai di Berengo Studio di Murano, l’opera è un monumento tortuoso, una cascata di ossa, teschi e organi umani di vetro nero: un’opera che, come afferma l’artista, “tenta di parlare della morte per celebrare la vita”. Essa infatti riproduce attraverso il vetro il contenuto di un corpo liberato dalla pelle, quando viene messo a nudo e le viscere esposte alla vista.

L’esposizione è prodotta e organizzata dal Museo Nazionale Romano e Berengo Studio con la Fondazione Berengo, e vede la collaborazione della Galleria Continua.

In copertina: Ai Weiwei  La commedia umana. Foto di Francesco Allegretto