Mario Botta. Sacro e profano
Al MAXXI di Roma una mostra sul progettista svizzero
Con il ciclo Nature il MAXXI racconta le ricerche dell’architettura contemporanea invitando gli autori a raccontarsi attraverso l’installazione di una propria mostra.
La settima edizione di Nature vede protagonista il lavoro di Mario Botta, progettista svizzero di fama mondiale che si è laureato con Carlo Scarpa, ha lavorato con Le Corbusier e Louis I. Kahn e oggi a tutti gli effetti è un maestro tra i maestri.
Botta ha realizzato opere e progetti in tutto il mondo, tra cui il SFMOMA di San Francisco e il museo Jean Tinguely a Basilea e, in Italia, il MART di Rovereto. È ideatore e fondatore dell’Accademia di architettura di Mendrisio, dove ha realizzato il Teatro dell’Architettura, un luogo interamente concepito per mostrare e discutere la disciplina architettonica, specchio del suo interesse per la messa in scena dell’architettura che trova al MAXXI un’ulteriore occasione.
Per il MAXXI Botta ha immaginato un’installazione composta da materiali eterogenei e fortemente espressivi, che vanno dal padiglione in scala 1:1 al prototipo di una facciata, fino ai modelli, gli schizzi e le fotografie di una selezione dei suoi progetti costruiti. Il tema “sacro e profano” che dà il titolo alla mostra è interpretato nel senso più ampio di una sacralità insita in ogni gesto architettonico, dalla purezza dei materiali alla sensibilità al contesto.
fino al 4 settembre, MAXXI ROMA
maxxi.art