Transizioni. Impresa – Lavoro – Società

Transizioni. Impresa – Lavoro – Società

Una mostra al Teatro del Falcone di Palazzo Reale a Genova

22 Feb 2023 > 10 Apr 2023
Transizioni. Impresa – Lavoro – Società
Fino al 10 aprile  sarà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, la mostra Transizioni. Impresa – Lavoro – Società  presso il Teatro del Falcone di Palazzo Reale, via Balbi 10, a Genova.

Transizioni. Impresa – Lavoro – Società è realizzata da Fondazione Ansaldo, con la co-organizzazione del Comune di Genova, in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova e il sostegno di Leonardo, Confindustria Genova e Camera di Commercio Genova.

Il percorso espositivo indaga sui grandi cambiamenti avvenuti nel corso del Novecento, aprendo anche una riflessione sulle sfide del nostro presente, attraverso fotografie e filmati provenienti dagli archivi della Fondazione. Per la prima volta questi materiali vengono accompagnati da opere d’arte provenienti da musei pubblici e collezioni private, testimonianze fotografiche di Street art e dall’opera Magnetic Nanoparticles realizzata appositamente per Transizioni.

Con la realizzazione di questo percorso espositivo, Fondazione Ansaldo svela una parte preziosa del proprio patrimonio archivistico» dichiara Raffaella Luglini, Presidente della Fondazione «con lo scopo di promuovere una riflessione su temi ancora oggi di grande attualità: quelli delle transizioni del Novecento che hanno coinvolto l’impresa, il lavoro e la società. Grazie all’organizzazione di Transizioni, la Fondazione ha compiuto un ulteriore importante passo avanti nel proprio percorso: per la prima volta, abbiamo unito al nostro patrimonio archivistico opere d’arte provenienti da musei e collezioni private che raccontano, attraverso la maestria e l’interpretazione degli artisti, il rapporto tra arte e industria. Il risultato di tale commistione, che avrete modo di sperimentare visitando la mostra, è la dimostrazione della straordinaria attualità dei nostri archivi.»

«Transizioni analizza i grandi cambiamenti del Novecento, con le rivoluzioni industriali che hanno interessato il nostro territorio, e li restituisce al pubblico mediante una narrazione che comprende il contesto culturale, sociale ed economico, senza trascurare l’impatto sul territorio e sul paesaggio urbano.» commenta il Consigliere delegato del Comune Barbara Grosso «Una mostra di grande interesse, che unisce nel suo percorso espositivo una parte dello straordinario patrimonio archivistico di Fondazione Ansaldo con opere d’arte, sottolineando il forte legame tra arte e industria attraverso un linguaggio immediatamente fruibile anche da un pubblico non specializzato».

«Con grande piacere i Musei Nazionali di Genova hanno accolto la proposta di Fondazione Ansaldo di ospitare negli spazi espositivi del Teatro del Falcone di Palazzo Reale questa grande mostra dedicata alle transizioni.» dichiara Alessandra Guerrini, Direttore di Palazzo Reale «Le transizioni tecnologiche, di organizzazione del lavoro, sociali e culturali, caratterizzano il Novecento e il tempo presente, che sembra averle ulteriormente accelerate. Fermarsi a raccontare come generazioni non così lontane da noi le abbiano vissute e affrontate, elaborate o respinte esce dal semplice racconto della memoria per affrontarle con una visione storica più distaccata e più completa. Una mostra che parte dai documenti d’archivio ma che si arricchisce anche attraverso il punto di vista degli artisti, che con la loro particolare sensibilità non riproducono, ma interpretano il reale.»

Fondazione Ansaldo conserva un vasto patrimonio documentale che racconta, in modo trasversale, molte delle trasformazioni avvenute nel Novecento, non soltanto nelle strategie imprenditoriali e in intere filiere produttive, ma anche nella società e nei costumi, toccando altri importanti aspetti quali quelli degli impatti sul territorio.

Il Novecento stacca dal passato con un’accelerazione improvvisa, radicale. L’industrializzazione stravolge territori e comunità, ridefinendo contorni urbani e stabilendo nuovi centri di potere e nuove gerarchie sociali. Il liberismo di inizio Novecento cede il passo ai mercati globali, non senza essere passato prima attraverso politiche autarchiche. I venti di guerra portano con sé milioni di morti, ma anche convenzioni sociali nuove; cambiano i costumi, le abitudini, persino la moda. Le tecnologie, sulla spinta degli eventi bellici, compiono un improvviso balzo in avanti e, messe poi al servizio della pace, promettono un benessere diffuso. Gli orizzonti si allargano a dismisura, dall’atomo allo spazio, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande. Trasformazioni tuttora in corso in uno scenario sempre più liquido, delle quali è possibile tuttavia individuarne le direttrici.


Su queste riflessioni Fondazione Ansaldo ha deciso di progettare il percorso espositivo sul tema delle transizioni, sviluppato lungo tre direttrici: impresa, lavoro e società. La mostra vuole essere una riflessione sui grandi cambiamenti del Novecento che hanno investito e che tuttora investono territori e comunità, analizzati in un’ottica industriale, economica, culturale, sociale e ambientale.

Oltre a contenuti scientifici di rilievo basati sui materiali conservati in Fondazione, la mostra utilizza una commistione di linguaggi e un approccio esperienziale transgenerazionale in grado di raggiungere un pubblico anche non specialistico e diversificato, con grande attenzione alle giovani generazioni. Così Fotografie e contenuti multimediali, provenienti dagli archivi della Fondazione, per la prima volta si integrano con opere d’arte di grande rilievo storico-artistico, provenienti da musei pubblici e collezioni private, e fotografie raffiguranti opere di Street art. Il percorso termina con un’opera d’arte: Magnetic Nanoparticles di Michelangelo Penso, realizzata appositamente per la mostra grazie al sostegno di Confindustria Genova e Camera di Commercio Genova.

I curatori della mostra sono Lorenzo Fiori, direttore di Fondazione Ansaldo, Claudia Cerioli, responsabile degli Archivi storici e dei servizi bibliotecari di Fondazione Ansaldo, Pietro Repetto, responsabile della Fototeca e della Cineteca di Fondazione Ansaldo e Beatrice Carabelli, Archivi storici Fondazione Ansaldo. Per la selezione delle opere che illustrano il rapporto arte-industria, Fondazione Ansaldo ha potuto contare sulla collaborazione del Prof. Leo Lecci dell’Università degli Studi di Genova e di Matteo Fazzini. Per la selezione ed esposizione delle fotografie dell’ex stabilimento Mira Lanza e delle opere di Street art, realizzate da Sabrina Losso e Roberto Bobbio, Fondazione Ansaldo ha potuto contare sulla collaborazione di Maurizio Gregorini. La prof.ssa Paola Valenti ha curato il commento all’opera di Michelangelo Penso.

In copertina un dettaglio  dell'opera Cantiere sonoro (dinamismo sotterrneo metropolitano)  realizzata nel 1950 da Fortunato Depero (Fondo 1892 -Rovereto1960). Carboncino e china su carta; Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.