Non solo Leonardo: una mostra dedicata al Verrocchio, il suo maestro

Tanti capolavori a Palazzo Strozzi

14 Mar 2019 > 14 Lug 2019
Dal 9 marzo al 14 luglio 2019 Verrocchio, il maestro di Leonardo presenta per la prima volta a Palazzo Strozzi, con una sezione speciale al Museo Nazionale del Bargello, straordinari capolavori
di Andrea del Verrocchio, a confronto serrato con opere capitali di precursori, artisti a lui contemporanei e discepoli, come Desiderio da Settignano, Domenico del Ghirlandaio, Sandro
Botticelli, Pietro Perugino, Bartolomeo della Gatta, Lorenzo di Credi e Leonardo da Vinci.

Artista emblematico del Rinascimento e prototipo del genio universale, Verrocchio sperimentò nella sua bottega tecniche e materiali diversi, dal disegno alla scultura in marmo,
dalla pittura alla fusione in bronzo. Egli formò un’intera generazione di maestri, con i quali ha sviluppato e condiviso generosamente il proprio sapere. Nella storia dell’arte solo Giotto, Donatello
e Raffaello hanno dato origine a una “scuola” paragonabile a quella di Verrocchio. Tramite il suo insegnamento si formarono artisti che hanno diffuso in tutta Italia, e fuori, il gusto e il linguaggio
figurativo fiorentino, come testimoniano opere quali il David in prestito dal Museo Nazionale del Bargello, uno dei simboli assoluti dell’arte del Rinascimento e della città di Firenze stessa, e il Putto
col delfino, in prestito dal Museo di Palazzo Vecchio, opera capitale e modello di naturalezza. Alla scultura si affiancano dipinti importanti come la Madonna col Bambino della Gemäldegalerie di
Berlino o la Madonna col Bambino e angeli e l’Arcangelo Raffaele e Tobiolo della National Gallery di Londra: capolavori presentati insieme per la prima volta, che attestano lo
straordinario talento di Verrocchio nel campo della pittura, in cui diviene punto di riferimento per i suoi celebri allievi.

Importante inoltre, la selezione di disegni e dipinti su lino provenienti da alcuni dei più importanti musei del mondo, che permetteranno un confronto vivo e diretto tra i lavori del maestro
e quelli dei suoi allievi, come nel caso della celebre Dama dal mazzolino del Bargello posta accanto allo studio di Braccia e mani femminili di Leonardo da Vinci, generosamente concesso in prestito
da Sua Maestà la Regina Elisabetta II. Parte fondamentale della mostra sono infatti opere del giovane Leonardo, che negli anni Settanta lavorò nella bottega di Verrocchio, contribuendo al
passaggio verso la Maniera Moderna, uno dei temi più avvincenti dell’arte di tutti i tempi. L’esposizione si propone di illustrare l’inesauribile vena creativa del maestro in un intreccio
profondo e continuo tra pittura e scultura, presentando la sua opera nel dialogo costante con allievi fuori dal comune, per i quali la sua bottega fu luogo di intensa sperimentazione e condivisione.

Argomento importante del percorso espositivo a Palazzo Strozzi è l’attribuzione al giovane Leonardo da Vinci della Madonna col Bambino, scultura in terracotta che per la prima volta esce
dalle collezioni del Victoria and Albert Museum di Londra di cui fa parte dal 1858 e dove è solitamente esposta come opera di Antonio Rossellino. A Palazzo Strozzi questa terracotta –
verosimilmente l’unica scultura esistente attribuibile a Leonardo – è presentata in diretto dialogo con una selezione di straordinari drappeggi dipinti su lino dallo stesso Leonardo, con i
quali presenta riscontri puntuali. Analogamente può essere confrontata con altre celebri opere del maestro, come l’Annunciazione degli Uffizi, la Vergine delle rocce e la Sant’Anna del Louvre.

“Questa strabiliante Madonna non ha riscontri diretti e persuasivi con nessun’altra scultura del Rinascimento fiorentino, mentre ne ha moltissimi con i disegni e i dipinti di Leonardo, soprattutto giovanili, ma anche maturi” dichiara il professor Francesco Caglioti, curatore della mostra. “Restando a lungo nella bottega di Verrocchio, Leonardo dovette impararvi a modellare benissimo l’argilla, come ricorda Vasari: «nella sua giovanezza di terra alcune teste di femine che ridono [...], e parimente teste di putti che parevano usciti di mano d’un maestro»”.


La mostra collega idealmente Palazzo Strozzi col Museo del Bargello: luoghi espositivi distinti, ma complementari, di un percorso articolato in undici sezioni, di cui nove a Palazzo Strozzi
e due al Museo del Bargello dedicate al tema dell’immagine di Cristo. Vi sarà esposta l’incredulitàdi san Tommaso, capolavoro bronzeo di Verrocchio

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