Frammenti di Stefano Cigada
Per la prima volta in Italia. Dal 22 gennaio al 15 marzo 2020 al Museo di Roma in Trastevere
Per la prima volta il fotografo Stefano Cigada espone in Italia le sue opere. L'occasione è la mostra Frammenti. Fotografie di Stefano Cigada che inaugurata il 22 gennaio al Museo di Roma in Trastevere e che sarà possibile visitare fino al 15 marzo 2020.
Dopo anni passati all'estero occupandosi di fotografare la natura - soprattutto marina - Stefano Cigada torna in Italia, il suo paese, e si reinventa facendo appello ad una sua antica passione, l'archeologia. Ninfe, divinità, animali, guerrieri o atleti, per l'artista non ci sono preferenze. L'importante è che siano creazioni plastiche che la luce perfetta per uno scatto possa mostrare al meglio. Per trovare i suoi soggetti fotografici visita i musei di tutta Europa, attratto in particolare dalle statue di cui coglie l'intrinseca fragilità, la fessura nel marmo, una sottile crepatura, un frammento mancante. La luce fa il resto. Riplasma, crea una seconda volta. Così nascono le sue fotografie: senza cavalletto, senza illuminazione artificiale, apertura massima di diaframma e poca profondità di campo.
Dopo anni passati all'estero occupandosi di fotografare la natura - soprattutto marina - Stefano Cigada torna in Italia, il suo paese, e si reinventa facendo appello ad una sua antica passione, l'archeologia. Ninfe, divinità, animali, guerrieri o atleti, per l'artista non ci sono preferenze. L'importante è che siano creazioni plastiche che la luce perfetta per uno scatto possa mostrare al meglio. Per trovare i suoi soggetti fotografici visita i musei di tutta Europa, attratto in particolare dalle statue di cui coglie l'intrinseca fragilità, la fessura nel marmo, una sottile crepatura, un frammento mancante. La luce fa il resto. Riplasma, crea una seconda volta. Così nascono le sue fotografie: senza cavalletto, senza illuminazione artificiale, apertura massima di diaframma e poca profondità di campo.
L'esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. A cura di Jill Silverman van Coenegrachts.La ricerca dell'artista diventa un'ossessione: quella di far palpitare le statue antiche, arrivate a noi quasi mai integre, come dichiara egli stesso: Cercando quello che manca, quello che non si vede, cercando l'infinito in un frammento