Jacques Louis Da​vid e Jean-Auguste-Dominique Ingres

Nella Francia illuministica e prerivoluzionaria, caposcuola dello stile neoclassico è Jacques-Louis David (Parigi, 1748 – Bruxelles, 1825),  al suo esordio pittore realista e dai gusti barocchi, che si si afferma al Salon del 1871 come maestro e animatore del primo nucleo di quella scuola che per decenni avrebbe dettato legge alla pittura europea. Determinante nella formazione dell'artista il viaggio in Italia con il soggiorno a Roma tra il 1775  e il 1780 e la visita a Pompei. Oltre ad assimilare la lezione di Guido Reni, Pietro da Cortona e Guercino, David si dedica allo studio dell'anatomia e ai disegni dell'antico.

Dal contatto assiduo con l'archeologia deriva l'aspirazione a un classicismo severo, a un'arte ispiratrice di stoiche virtù, qualità che animano composizioni esemplari come Giuramento degli Orazi (1784), e La Morte di Socrate (1787).

David, fu il punto di riferimento fondamentale dal periodo della Rivoluzione alla caduta di Napoleone. Amico di Robespierre a cui propone la soppressione dell'Accademia, la pittura di David cede all'esigenza di rappresentare la storia contemporanea e di dare voce alla passione politica, con esiti celebri come La Morte di Marat (1793).  
Dopo la reclusione e, infine, nell'esilio a Bruxelles, l'attività di David prosegue con la ritrattistica e la ripresa di temi mitologici, generi dove l'arte e la politica non si intrecciano più con la forza espressiva propria degli anni della Rivoluzione.   

Allievo di David, anche per Jean-Auguste-Dominique Ingres, (Montauban 1780 - Parigi, 1867) l'esperienza in Italia orienta in modo determinante la ricerca artistica.
A Roma dal 1806, Ingres studia l'antico e, in particolare, Raffaello. In questa città forma il suo stile nitido e inconfondibile e qui, dove dal 1834 assumerà la direzione dell'Accademia di Francia, concepisce molte delle opere sviluppate nella sua lunga carriera, sempre caratterizzate da un grande rigore compositivo, dall'estrema purezza del disegno, che costituiranno un modello per nuove generazioni di artisti, da Degas a Picasso. 

Dopo di lui la pittura non è più la stessa. Lo sguardo sull’arte del ritratto, sull’arte del nudo, sulla pittura storica: cambiano tutti i modi di rappresentare. 
Florence Viguier-Dutheil, direttrice Museo Ingres di Montauban 

La pittura di Ingres è stata considerata spesso come l'ultimo sviluppo del neoclassicismo di David, tuttavia fu presto evidente la divergenza tra il classicismo dell'allievo, di derivazione raffaellesca, e quello del maestro, di origine carraccesca, oltre che il diverso orientamento ideologico di Ingres, profondamente religioso.
Anche la critica contemporanea ha messo in luce le diverse basi culturali dei due artisti francesi sottolineando, inoltre, la necessità di superare la definizione di neoclassico, "un termine peggiorativo inventato da chi ha rigettato la pittura di David e Ingres",  per parlare di nuovo classicismo e sottolineare un nuovo approccio a questa generazione .