Friedrich Nietzsche: superuomo ed eterno ritorno

Maurizio Ferraris

In un’età segnata dall’evoluzionismo l’uomo non appare più come una creatura, ma come un essere impegnato in un processo di autosuperamento: una corda tesa tra la bestia e il superuomo, come scrive Friedrich Nietzsche. Il pensiero appare promettente e rivoluzionario, ma anche insopportabile: dove andremo a finire? Che ne sarà di noi? Ed è per questo che, in perfetta antitesi con questa visione iper-progressiva, Nietzsche pone come contrappeso, ma anche come contraddizione, l’idea dell’eterno ritorno, un ciclo che pone fine al progresso e spezza la freccia del tempo trasformandola in una ruota o, se vogliamo, in un boomerang.