Massimo Troisi

L'uomo e la maschera

Il principio di tutto è l’idea. Tutto parte da lì
Massimo Troisi

Massimo Troisi aveva una visione molto personale della comicità e dei tempi comici. Trovava il lato comico in tutti gli aspetti della vita ma lo spettatore più esigente era lui. Troisi doveva piacere soprattutto a Troisi. Agli esordi nel cinema, una delle preoccupazioni del suo produttore era il suo linguaggio. Quel napoletano ostico, senza alcuna concessione ai non napoletani.

Non si capisce niente. E’ normale che sia così?
Mauro Berardi

Ma andò benissimo, perché Troisi era una maschera comica esilarante, irresistibile e il suo linguaggio, quasi ermetico, personalissimo, arrivava comunque a tutto il pubblico. Piacque a tutti, da nord a sud. Il fatto che fosse una persona gentile, mite non deve ingannare. Era un uomo complesso, di rara intelligenza e sensibilità, un cerebrale.

Per me l’uso del napoletano è stato quasi un fatto ideologico, come una difesa. Un modo di non accettare le regole. Sono andato quasi in cerca di un non successo.
Massimo Troisi

L’ermetismo dialettale di Troisi, come è stato scritto, sembra quasi un’incapacità di camminare con la società. Di non allinearsi. Le pause, gli anacoluti, il tornare indietro, l’arte della parola, il naturalismo, tutto ciò che lo definiva come maschera comica, è figlio dei due grandi napoletani venuti prima di lui:Totò ed Eduardo. Era sempre gentile con tutti. Sul set Troisi non urlava mai. Se era insoddisfatto di una scena chiamava l’attore da parte e gli diceva:

La scena è già venute buono, mo' nun te pensà che è venuta male. La devi rifà ma devi essere appena appena…
Lello Arena

Era fedele alla realtà, che guardava con spietatezza. Dopo l’idea, si concentrava sul linguaggio, sulla scrittura, per lui di fondamentale importanza. Era di una sincerità disarmante. E conviveva male con le regole. Quando doveva spiegare con quale spirito affrontava la sua performance diceva:

Preferisco perdere una battuta, è come restare sempre sulla linea di partenza
MassimoTroisi

Un' intervista a Massimo Troisi, fatta da una laureanda nel 1993, racconta il lato più intimo e introspettivo dell'attore. Le idee, i pensieri, le regole, il cinema. Un viaggio nel mondo di Massimo Troisi con la testimonianza di colleghi e amici.