Heath Ledger

Heath Ledger

Il talento e lo studio scrupoloso dei copioni

Heath Ledger
HEATH LEDGER, SUPER JOKER–  nato il 4 aprile del 1979 

Avrebbe compiuto gli anni il 4 aprile Heath Ledger, morto prematuramente nell’inverno del 2008. Australiano doc, era nato a Perth  in Australia occidentale, lo stato meno popolato e più selvaggio dell’ isola. Degli australiani aveva l’amore per l’aria aperta, il rapporto quasi carnale con la terra e con l’acqua, lo stile di vita semplice e rilassato. Era un ottimo surfista e andava sullo skateboard come qualunque giovane australiano della sua età. Le sue più grandi passioni erano la fotografia e la regia. Non usciva di casa senza telecamera o macchina fotografica al seguito. Riprendeva tutto. Le sue giornate, gli incontri con gli amici, la famiglia. Conservava puntigliosamente tutti questi documenti, ordinandoli ed archiviandoli. Lo spirito di questa sorta di ossessione non era puramente narcisistico. Per lui la fotografia e le immagini erano una sorta di terzo occhio magico sul mondo, di filtro tra se e ciò che lo circondava. Secondo i parenti e gli amici, aveva la netta sensazione di avere poco tempo. 

Come i ragazzi della sua terra aveva i capelli biondissimi, le fossette, gli occhi nocciola, la sua non era una bellezza banale. Eclettico, amava la musica, un ambiente che frequentava abitualmente, aveva anche fondato una sua casa discografica. Era anche un giocatore di scacchi formidabile fin da bambino. Ma la recitazione era il suo amore più grande. Per Heath Ledger il mestiere dell’attore era una cosa seria, si era preparato fin da piccolo con grandissimo impegno. Detestava solo la parte promozionale del lavoro. E c’era sempre un momento, durante la lavorazione dei suoi film, in cui si bloccava, paralizzato da dubbi e incertezze. Malgrado ciò è stato un giovane attore molto importante per la sua generazione e in assoluto.

In particolare alcune sue interpretazioni sono entrate di diritto nella storia del cinema. Due i ruoli più amati e apprezzati nella carriera di Heath Ledger, quelli che gli hanno dato modo di approfondire al massimo il personaggio. Il primo è Ennis del Mar, il cowboy omosessuale del film I segreti di Brockback Mountain di Ang Lee. Un ruolo impervio, per cui scelse una recitazione quasi sussurrata. Interpretava un uomo introverso che vive la sua omosessualità con pudore e sentimenti contrastanti. La sua performance nell’ultimo film, Il cavaliere oscuro, di Christopher Nolan del 2008, in cui interpreta Joker, fu al contrario dirompente. Le espressioni stralunate e folli, i tic, la lingua che va continuamente ad umettare le labbra sono solo alcuni dei dettagli studiatissimi e geniali con i quali interpreta uno dei cattivi più cattivo e pazzo di sempre. L’impegno dell’attore nell’inventare un personaggio credibile e originale fu spasmodica. Con il peso del confronto col precedente Joker, il signor Jack Nickolson. Il Joker di Ledger è un pezzo della storia del cinema. Premiato con un Oscar postumo. E’ stata la sua ultima interpretazione, a parte Parnassus del 2009 uscito postumo.

Non ho ancora pensato a me ma è ovvio che non sarò lo stesso che ha interpretato Nicholson. Ci saranno più sfumature e oscurità seguendo sensazioni tipo Arancia meccanica. Meno attenzione alla sua risata e più ai suoi occhi
Heath Ledger

La sua morte improvvisa il 22 gennaio del 2008, (come quella del suo omonimo, l’Heathcliff di Cime tempestose, di Emily Bronte), ha lasciato un segno profondo tra i suoi colleghi, il pubblico, gli addetti ai lavori. Molti i tributi, i premi a lui dedicati, i discorsi e anche un bellissimo documentario sulla sua vita I’am Heath Ledger, che non ne fa un santino ma una persona vera, ciò che era: un ragazzo di grande talento. Senza spiegazioni e buchi della serratura, con rispetto. Uno dei suoi gruppi preferiti, i Bon Iver, gli ha dedicato un brano molto bello “Perth”.  ”Ora stai calpestando un nuovo terreno”. Che ti sia lieve Heathcliff.