I mestieri del cinema
La controfigura
Grandi scazzottate, rovinose cadute da cavalli lanciati al galoppo, incidenti, inseguimenti, combattimenti e salti nel vuoto in Italia hanno fatto la fortuna del genere spaghetti western negli anni ’60 e ’70. Ma girare un film con queste caratteristiche obbligava la produzione a calcolare tutto nei minimi dettagli, perché un errore avrebbe potuto compromettere il lavoro di giorni o settimane e mettere addirittura in pericolo la vita di qualcuno. Scene d’azione, pericolose da girare, hanno decretato la nascita di uno dei mestieri più rischiosi del cinema: la controfigura, professionisti del rischio che nei momenti clou sostituiscono gli attori.
Il più vecchio stuntman del cinema italiano si chiamava Osiride Pavarello e, ironia della sorte, è morto nel suo letto all’età di 101 anni dopo aver passato una vita intera a prenderle di santa ragione nei film di Bud Spencer e Terence Hill. Avere coraggio, raccontano i cascatori in questo filmato d’epoca, non vuol dire non avere paura. Esperienza, allenamento, forma fisica, molta tecnica e un po’ di sana prudenza in questo campo fanno il vero professionista.
Diventati in seguito grandi star, alcuni attori hanno iniziato proprio così, prestando coraggio, agilità e forma fisica al protagonista di turno. Due nomi per tutti: Burt Lancaster e Kirk Duglas. In Italia invece il passaggio a un ruolo di primo piano è più difficile, l’unico che ce l’ha fatta è stato Giuliano Gemma.
Oggi, soprattutto negli Stati Uniti, molte star degli action movies girano in prima persona anche le scene più pericolose: Tom Cruise, Kristen Stewart, Matt Damon, Angelina Jolie solo per fare alcuni nomi. In questa clip l’attore Philippe Leroy, che non ha mai voluto ricorrere ad una controfigura, dice la sua:
Il più vecchio stuntman del cinema italiano si chiamava Osiride Pavarello e, ironia della sorte, è morto nel suo letto all’età di 101 anni dopo aver passato una vita intera a prenderle di santa ragione nei film di Bud Spencer e Terence Hill. Avere coraggio, raccontano i cascatori in questo filmato d’epoca, non vuol dire non avere paura. Esperienza, allenamento, forma fisica, molta tecnica e un po’ di sana prudenza in questo campo fanno il vero professionista.
Diventati in seguito grandi star, alcuni attori hanno iniziato proprio così, prestando coraggio, agilità e forma fisica al protagonista di turno. Due nomi per tutti: Burt Lancaster e Kirk Duglas. In Italia invece il passaggio a un ruolo di primo piano è più difficile, l’unico che ce l’ha fatta è stato Giuliano Gemma.
Oggi, soprattutto negli Stati Uniti, molte star degli action movies girano in prima persona anche le scene più pericolose: Tom Cruise, Kristen Stewart, Matt Damon, Angelina Jolie solo per fare alcuni nomi. In questa clip l’attore Philippe Leroy, che non ha mai voluto ricorrere ad una controfigura, dice la sua:
Andrea Giordana invece ritiene indispensabile potersi avvalere del lavoro di questi professionisti:Non soltanto ho molti amici tra le controfigure ma ho anche molto rispetto per loro perché, prima di tutto, non sono degli spericolati o dei pazzi. E’ gente che fa un mestiere molto difficile, fatto di tecnica
Da 20 metri davvero non mi butto! Per quanto ritengo che un attore debba fare tutto quanto gli è possibile, la parte della controfigura è sempre indispensabile