La Mostra com'era: 1966

Gli anni Sessanta

La 27^ Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, nel 1966 conferisce il massimo riconoscimento, per la quarta volta consecutiva, ad un film italiano che racconta, però, la storia di un paese arabo, l'Algeria, e della lotta del suo popolo per la libertà e l'indipendenza. E' La Battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo, interamente girato nella casbah della capitale algerina con attori non professionisti, reclutati dal regista tra la gente che affolla il popoloso mercato cittadino. Comprese le donne che, racconta Pontecorvo in questa intervista realizzata da Carlo Mazzarella, si dimostrarono attrici molto più brave e spigliate degli uomini. Non fu facile per la troupe occidentale intercettarle e sceglierle per inserirle nel cast del film, protette com'erano (e sono) dalle tradizioni locali. 

Abbiamo fatto fatica a trovarle [le donne], primo perché ancora adesso un terzo, se non la metà delle donne sono velate e, cercando una faccia, è difficile sceglierla solo dagli occhi. Secondo perché fermare per la strada una ragazza e chiederle se vuole fare il cinema, può essere anche pericoloso nella casbah
Gillo Pontecorvo