A casa Fellini con Chiambretti

Il postino, 1992

Un'improvvisata a casa Fellini con tanto di torta al cioccolato per festeggiare, con il programma Il postino il compleanno del Maestro. Piero Chiambretti il 20 gennaio del 1992, fa irruzione nell'appartamento di Federico Fellini. Ne esce un ritratto domestico del regista ormai anziano e, difficile crederlo, "disoccupato", come sottolinea più volte il postino Piero. Nel 31 gennaio del 1990 era uscito nei cinema italiani quello che sarà il suo ultimo film, La voce della luna, interpretato da due popolarissimi attori, Roberto Benigni e Paolo Villaggio. Ma, nonostante i nomi dei protagonisti di sicuro richiamo, i tre David di Donatello (Migliore attore protagonista a Paolo Villaggio, Migliore scenografia a Dante Ferretti e Migliore montaggio a Nino Baragli) e il Nastro d'Argento nel 1991 alla Migliore colonna sonora per le musiche di Nicola Piovani, il film non piacque al pubblico.  

Non ce la faccio più a restare in questa sospensione, sempre in attesa, come su una soglia. Ed è un'attesa... un'attesa che non ha mai fine... Io devo sapere, dovete riuscire a farmi capire: non è solo per me, è anche per lei, per voi, per tutti. Ed è sempre più urgente... Lei se ne rende conto, vero? Non c'è più tanto tempo, io lo so
Roberto Benigni nella parte di Ivo Salvini 

Ritmi lenti, riflessivi, La voce della luna è un testamento spirituale, una summa di tutte le tematiche felliniane principali. Il viaggio che affronta Ivo Salvini (Benigni) non è fisico, segue il percorso dei ricordi e della nostalgia. Ma la struttura lirica della trama del film non impedisce al regista di lanciare anche messaggi "politici" molto chiari, primo fra tutti una critica netta verso tutto ciò che manipola gli essere umani, che gli impedisce di vivere con autenticità: il tam-tam della pubblicità televisiva, il consumismo e la corsa all'effimero.