Faccia da Bogart

Faccia da Bogart

120 dopo la nascita

Faccia da Bogart
Un grande attore e un grande personaggio. Humphrey Bogart appunto. Non bello, non alto, l’impermeabile e l’eterno Borsalino, l’attore americano fu scelto dall’American Film Institute come la prima e la più grande star di sempre. Perché al di là della sua indiscussa bravura, la faccia di Bogart era unica e riconoscibilissima. Una vera faccia da cinema. Anzi da Bogart.

L’unica cosa che Bogart deve fare per dominare la scena è entrarvi
Raymond Chandler, scrittore


Di ottima famiglia, era destinato a fare il medico. Ma la sua passione era recitare. E di film ne fece a decine. In genere la sua parte era quella di un uomo tutto d’un pezzo, dalla forte morale, anche se non sempre era dalla parte dei buoni. La voce bassa, “sporca”, a causa delle numerose sigarette che fumava fin da giovane e dell’alcol che beveva in abbondanza: 

Diffido di tutti i bastardi che non bevono
Humphrey Bogart


Nacque il 25 dicembre del 1899. Ma la data di nascita è controversa. Secondo alcuni era nato il 23 dicembre. Gli studios hollywoodiani, noti per mistificare tutto delle proprie star, la cambiarono nel giorno di Natale per dare al personaggio Bogart qualcosa di leggendario. Espulso dopo pochi mesi dall’università, con grande dispiacere dei suoi genitori, si arruolò in Marina. A quel periodo risalirebbe la cicatrice sul labbro che insieme alla sua faccia, la voce e il temperamento, concorse a fare di lui una leggenda. Superate queste “distrazioni”, d’ora in poi la sua vita sarà il cinema.
Dal 1921 al 1929, grazie all’aiuto di un amico di famiglia, calcò le tavole dei teatri di Broadway. Dai primi anni ’30 arrivò il cinema. 

Fascinoso, carismatico sposò una donna magnifica che era la sua antitesi: Lauren Bacall. Bionda, bellissima, elegante, molto più giovane di lui e attrice a sua volta. Insieme formarono una coppia straordinaria nella vita e nel lavoro, girando insieme diversi film. 
Chiudendo gli occhi e pensando a lui, il primo film che viene in mente è di certo Casablanca, un classico del cinema di sempre, girato da Michael Curtiz e uscito nel 1942. Assieme a Bogart un altro mito, Ingrid Bergman. Un grande amore troncato dal dovere, l’indimenticabile addio all’aeroporto. Una scena di culto della storia del cinema:

Se questo aereo decollerà e tu non sarai con lui te ne pentirai. Forse non oggi, non domani ma presto…e per il resto della tua vita
Casablanca


Bogart girò decine di film, lavorava indefessamente. Tra i più belli: Il tesoro della Sierra Madre, del 1948 diretto da John Huston, considerato il capolavoro del regista tanto da fruttargli un Oscar per il miglior film e uno per la sceneggiatura.
Nel 1952 Bogart vinse il suo unico Oscar come miglior attore protagonista per il film La regina d’Africa del 1951 ancora per la regia di John Huston, accanto alla grande Katharine Hepburn. 
La foresta pietrificata è uno dei primi grandi successi dell’attore. Un giovane Bogart accanto alla straordinaria Bette Davis e a Leslie Howard, diretti da Archie Mayo nel 1936. E poi Gli angeli con la faccia sporca del 1938 per la regia di Michael Curtiz.
Un grande fan di Humprey Bogart era lo scrittore Ernest Hemingway che di lui disse:

Il volto d’uomo più interessante che abbia mai conosciuto
Ernest Hemingway. 

Nel 1941 John Huston gira Il mistero del falco. Bogart è un investigatore alla ricerca di una donna scomparsa. Il falcone che dà il titolo al film è quello preziosissimo donato dai Templari nel 1500 ai Cavalieri dell’Ordine di Malta. 
Con Howard Hawks, Bogart gira Il grande sonno del 1946, interpretando l’investigatore privato Philip Marlowe. La trama, ricca di colpi di scena è tra le più articolate del genere poliziesco.
Durante la lavorazione di Acque del sud di Howard Hawks del 1944, Bogart e Lauren Bacall, protagonisti del film, si incontrarono e si innamorarono. 25 anni di differenza d’età furono irrilevanti e i due formarono una coppia bellissima e unita fino alla morte di lui.

Vi faccio notare che il revolver è puntato al cuore…è il posto meno sensibile che ho
Casablanca

Nel 1954 uscì Sabrina, incantevole commedia di Billy Wilder. Humprey Bogart, Audrey Hepburn e William Holden, recitavano la storia di una cenerentola moderna con tanto di lieto fine.

Bogart morì a 57 anni dopo aver lottato invano contro un male incurabile. Non diventò leggenda con la morte, lo era anche da vivo. Le donne lo amavano perché era affascinante e virile, gli uomini perché il suo aspetto imperfetto permetteva un’immedesimazione nell’uomo e nel personaggio. Era stato tante cose ma soprattutto era stato un uomo e un attore indimenticabile. E così ancora oggi viene ricordato.