Alberto Sordi sul set de "Il Medico della mutua"

Consulenze improvvisate

La vasta filmografia di Sordi tra gli anni Sessanta e Settanta è caratterizzata in alcuni casi dalla scelta di trattare temi di attenzione nazionale legati alla più stretta attualità. Numerosi titoli che si rifanno a questioni spesso oggetto del dibattito nazionale. Nel 1968 un film che pone l'attenzione sul mondo della sanità italiana, dello sfruttamento dei mutuati da parte della categoria medica alla ricerca di un maggiore guadagno. Il medico della mutua, per la regia di Luigi Zampa e la sceneggiatura dello stesso Zampa, di Alberto Sordi e di Sergio Amidei.

Il film racconta le vicende del famoso medico Guido Tersilli e della sua arrampicata sociale, guadagnandosi in una clinica privata i favori e la benevolenza del primario e delle suore. Nel cast anche Bice Valori, nel ruolo della vedova del dottor Bui, che Tersilli tenta di corteggiare per accaparrarsi lo spropositato numero di mutuati che deteneva il defunto marito. Il grande successo di pubblico, convince Alberto a fare il seguito, un anno dopo, nel 1969. Ne esce un film dal titolo lunghissimo: Prof. Guido Tersilli, primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue. Questa volta la regia è di Luciano Salce.

Il programma Italia in 4 D, realizzato da Rai Storia nel 2014, riporta alla luce un inedito servizio del Telegiornale del 1968, sul set del primo dei due famosi film, in cui Sordi perfettamente calato nel ruolo del medico, gira in camice tra le anziane comparse del film, parlandogli con piglio da esperto dottore. Ne esce un divertente siparietto, ad ulteriore dimostrazione dell'immensa bravura del Sordi attore, capace di trasformare qualsiasi momento in un'occasione di esilerante recitazione. Nella seconda parte del servizio Sordi in abiti di scena fa a modo suo una precisa disamina del mondo dei mutuati italiani.