Modelli linguistici

Alberto Castellano

Per il cinema non è facile definire un modello linguistico di riferimento preciso. Infatti, in quanto forma d'arte moderna per eccellenza, non si comporta come le arti che l'hanno preceduta, nate prima del '900. Come spiega in questa pillola il critico cinematografico Alberto Castellano, gli autori cinematografici - registi, sceneggiatori, adattori - come lingua di riferimento hanno sempre utilizzato,  mediamente, un italiano "classico", adattandolo di volta in volta al contesto che descrivevano, alla tipologia dei personaggi rappresentati e alla situazione in cui i personaggi si muovevano. Solo più tardi, anche nel linguaggio del cinema, sono entrati una serie di neologismi, storpiature e riadattamenti gergali, sempre suggeriti e mutuati da un'attenta osservazione della realtà. 

Alberto Castellano, saggista e critico cinematografico, ha scritto per Il Mattino di Napoli, attualmente, collabora con il settimanale Film TV e il supplemento de Il Manifesto, Alias. Ha fatto parte di giurie Fipresci (La Federazione della Critica Internazionale) in numerosi festival (Venezia, Ginevra, Lecce, Cluj, Salonicco, Karlovy Vary, Lubiana, Rotterdam, Locarno).

Nello Speciale La lingua del cinema italiano sono presenti anche i seguenti video:

- Il neorealismo
- Il cinema nazionalpopolare
- I dialetti nel cinema
- Il caso Totò
- Il doppiaggio
- Il cinema di genere
- Il cinema d’autore
- Il cinema italiano, oggi
- Influenza sulla lingua