22 marzo 1921: nasce Nino Manfredi

A Ceccano nel Lazio

Saturnino all’anagrafe di Castro dei Volsci, il paese della Ciociaria dove Nino Manfredi nasce il 22 marzo del 1921.

Cento e più i film interpretati per il grande e il piccolo schermo e tanti personaggi: il "Nino nazionale" era un attore capace di ricoprire tutti i tipi di ruolo: dal Rugantino di Garieni e Giovannini in teatro a Mastro Geppetto nello sceneggiato di Luigi Comencini del 1972 fino a monsignor Colombo di In nome del Papa Re.

Nelle case degli italiani Nino Manfredi entra agli albori delle trasmissioni televisive a partire dal 1959 con la storica Canzonissima condotta insieme a Paolo Panelli e Delia Scala.  Ha fatto storia la macchietta di “Bastiano, il barista di Ceccano”, la cui battuta, ripetuta a tormentone, “Fusse che fusse la vorta bbona”, diventò presto un modo di dire quotidiano. Manfredi lavorò molto anche alla radio, dove nel 1970 propose la sua personale versione del  brano di Ettore Petrolini Tanto pe’ cantà, con cui scalò la Hit Parade dell'epoca. La sua faccia bonaria e il suo sorriso contagioso sono legati anche alla pubblicità di una nota marca di caffè e agli spot del Ministero del Tesoro per il cambio di moneta dalla lira all’euro. 

Un friccico ner core (Rai Libri) si intitola il libro che il figlio Luca ha voluto dedicare ad un uomo dalle tante qualità ma anche pieno di fragilità e di paure. Ne esce un un ritratto complesso, un puzzle di ingredienti umani di attore, marito, padre e nonno.

Era un po’ come il pane casareccio della sua terra ciociara: compatto e saporito fuori, ma con tanti ‘buchi’ nascosti all’interno. Suo figlio Luca ha voluto con questo libro offrire ai lettori uno scorcio diverso, privato e intimo dell’artista a tutto tondo che fu suo padre, regalando ai lettori un ritratto inedito e commosso