"Lumina" di Samuele Sestieri

Una fiaba moderna sull'amore

Una fiaba moderna sull'amore e sulle immagini, sospesa tra “documentario” di fantascienza e romanzo di formazione
Samuele Sestieri

Presentato in prima mondiale nella sezione Bright Future dell’International Film Festival Rotterdam (dal 2 al 6 giugno 2021), Lumina è il secondo film di Samuele Sestieri (già autore con Olmo Amato de I racconti dell'orso).



Una donna misteriosa (Carlotta Velda Mei) si risveglia su una spiaggia deserta. Vaga tra ruderi e macerie, percependo la memoria degli oggetti. Come una fonte di energia è in grado di riattivare dispositivi tecnologici spenti da tempo. In una città fantasma la donna accede all'archivio digitale dello smartphone appartenuto a Leonardo (Matteo Cecchi). Apprende in questo modo il linguaggio delle immagini e dei suoni e, attraverso i video della relazione fra il ragazzo e la sua fidanzata (Laura Sinceri), conosce l'amore.
 
Girato tra i borghi abbandonati della Basilicata e alcuni luoghi nascosti del Lazio, Lumina, spiega il regista:

si fonda sulla fede in un cinema fieramente low budget che utilizza i fantasmi architettonici del nostro Paese per mettere in scena il peso della perdita, dell'assenza, del vuoto

 Scritto dallo stesso Sestieri con  Pietro Masciullo, il film è prodotto dalla neonata Studio Ma.Ga. di Sestieri e Pietro Stori, in associazione con Il Varco di Andrea Gatopoulos e Marco Crispano e con Mario Cattaneo.