Alida Valli a Hollywood

Dal docu-film "Alida"(2020) di Mimmo Verdesca

Carissima mamma, abbiamo passato delle giornate bellissime nel ranch degli Hitchcock. Ci sentiamo a nostro agio con loro 

Alida Valli è negli Stati Uniti con un contratto che la lega al produttore David Selznick che voleva fare di lei "la Ingrid Bergman italiana". Per questo la consegna nelle sapienti mani del regista britannico Alfred Hitchcock ed entra nel cast del film Il caso Paradine (1947) insieme a stelle del calibro di Gregory Peck e Charles Laughton, per interpretare l'avvenente vedova Maddalena Paradin, accusata dell'omicidio del marito. Nella lettera alla madre Silvia, Alida sembra felice, entusiasta del successo che sta risquotendo ad Hollywood. 

La prima di gala del Caso Paradine è stata memorabile. Tappeti rossi e grandi abiti da sera. Sono entrata ufficialmente a far parte dell'elite di Hollywood

Dopo Hitchcock nel 1948 Alida conquista una parte da protagonista in Il miracolo delle campane di Irving Pichel con Frank Sinatra, e in Il terzo uomo (1949) di Carol Reed, interpretato con Joseph Cotten ed Orson Welles
Ma Selznick era un produttore famoso per voler avere il totale controllo sui suoi attori e Alida, da donna libera qual era, cominciò presto a mal sopportare le costrizioni. Pagò una grossa cifra di penale e alla fine ottenne la rescissione del contratto. L'addio alla strada che l’avrebbe trasformata in una Diva fu deciso e senza rimpianti.

In questa clip una parte della storia e della carriera dell'attrice italiana, raccontata dal documentario di Mimmo Verdesca Alida, il primo dedicato a questa grande artista nata cento anni fa. A prestare la voce ad Alida Valli, che narra i fatti in prima persona, l'intepretazione calda ed intensa dell'attrice Giovanna Mezzogiorno. Le parole, inedite, sono della stessa Alida, tratte dai suoi diari, dalle lettere personali che scrisse, accompagnati da fotografie e filmati conservati negli anni dalla famiglia De Mejo, il cui ultimo discendente è Pierpaolo. Nonno Oscar, musicista e compositore, sposò Alida nel 1944. I due si separarono poi nel 1952. Da quell'unione nacque Carlo, anche lui attore, scomparso nel 2015, padre si Pierpaolo.

Questo prezioso materiale intimo, insieme alle testimonianze di tanti artisti, famigliari e amici che hanno conosciuto la Valli fuori e dentro i set cinematografici, ha permesso a Mimmo Verdesca (già vincitore di due Nastri d’argento per altri due documentari sul cinema, In arte Lilia Silvi e Sciuscià 70) di svelare con il suo film la vera personalità dell'attrice.

Nel suo nome c’è il suo ritratto: significa ‘di nobile stirpe’, ma anche guerriera. Alida è stata una donna che ha sempre combattuto per l’arte e per l’amore
Mimmo Verdesca

Aneddoti, ricordi, testimonianze prestigiose, incastonate nella biografia artistica e privata di Alida Valli, rendono il racconto di Alida ancora più ricco. Tra gli altri, il grande costumista Piero Tosi, le attrici Vanessa Redgrave, Carla Gravina e Charlotte Rampling, il critico Thierry FremauxRoberto Benigni. E tanti registi con cui Alida ha lavorato: da Bernardo BertolucciMargarethe Von Trotta, da Dario Argento a Marco Tullio Giordana. Ne viene fuori un ritratto originale di una donna solo apparentemente severa e algida, in realtà sensibile e bisognosa d'affetto.

Il documentario Alida (2020) è stato selezionato da Cannes Classics 2020 e presentato in prima mondiale alla Festa del Cinema di Roma, sezione Omaggi, nell'ottobre del 2020. Dopo la lunga pausa per l’emergenza sanitaria, il docu-film arriva finalmente nelle sale dal 17 maggio 2021, in occasione del centenario della nascita dell'attrice il 31 maggio.