Cineteca di Bologna

Il laboratorio L'Immagine Ritrovata

Uno strumento prezioso per conservare la visione dei film nel tempo e insieme un modo per riproporli e rilanciarli con gli occhi del presente. Una sfida culturale che la Cineteca di Bologna, nata nel 1962, ha fatto sua grazie anche ad una nuova e recente forma di attenzione verso la Storia del Cinema dovuta alla scoperta della straordinaria vitalità del patrimonio cinematografico del passato. Un patrimonio riaggiornato nei suoi valori artistici, estetici e commerciali grazie alla stretta collaborazione con un laboratorio altamente specializzato: L'Immagine Ritrovata.

La Fondazione Cineteca di Bologna, nata il primo gennaio 2012 per poter utilizzare al meglio le energie, aprirsi a più dinamiche prospettive di lavoro e di ricerca, per affermare una presenza sempre più propositiva e significativa nel campo della cultura cinematografica, è un luogo di conservazione archivistica e di restauro, di promozione e diffusione del cinema e dell'audiovisivo, di formazione, di ricerca, di produzione editoriale.

Una vocazione prismica, una Cineteca oggi più pronta a confrontarsi con tutte le sfide che il cinema, in un'epoca di così profonde mutazioni (tecnologiche, estetiche, sociali), pone a chi si dà come obiettivo la sua salvaguardia, la sua valorizzazione, la sua comprensione



Membro effettivo della Fédération Internationale des Archives du Film (FIAF) dal 1989, e dell’Association des Cinémathèques Européennes (ACE) dalla sua creazione, nel 1995, la Cineteca diventa “autonoma istituzione comunale”. Con l’inaugurazione della nuova sede di via Riva di Reno nell’estate del 2000, questa importante istituzione ha avviato la costituzione di una vera e propria cittadella dell’audiovisivo, culminata il 28 giugno 2003, con la concentrazione di buona parte delle sue attività negli spazi dell’area ex-Macello. Un ampio punto di riferimento collocato nel centro più innovativo della città, pronto ad arricchirsi giorno per giorno grazie al rapporto di vicinanza e stretta collaborazione con il museo d’arte.

La ricchezza del patrimonio archivistico, sommata alla preparazione dello staff e alle strutture accoglienti, rende la Cineteca di Bologna un centro di ricerca e conservazione unico in Italia. Un saldo punto d’appoggio per un’utenza che non si limita ai confini della città, ma che si rivolge agli studiosi e ai professionisti di ogni parte del mondo

Il prestigio della Cineteca accresce di pari passo alle continue acquisizioni di fondi sempre più importanti, tanto che enti pubblici e privati, collezionisti, critici, autori, produttori e cineasti scelgono di affidare alle sue cure il proprio patrimonio affinché sia conservato e messo a disposizione del pubblico.

Sempre nell'ottica di un costante impegno sul fronte della tutela e della diffusione della conoscenza del patrimonio filmico, la Cineteca ha promosso iniziative speciali per rendere fruibili attraverso la rete (sito Cinestore) svariati materiali digitalizzati e restaurati. Non si trascura la sperimentazione e l’impiego delle più recenti tecnologie sia per quanto riguarda l’archivio come luogo fisico, sia per le nuove frontiere garantite dal digitale.

Per conoscere più da vicino le attività della Cineteca di Bologna legate soprattutto al restauro del materiale audiosivo, Rai Cultura ha intervistato Elena Tammaccaro, responsabile Restauro de L'Immagine RitrovataCéline Stéphanie Pozzi, Project Manager de L'Immagine Ritrovata che ci guida nel cuore del settore dedicato alla riparazione dei film, che è anche uno dei settori più antichi dell'istituzione. 


Un fotogramma del film "Nuovo cinema Paradiso" (1988) prima (a sinistra) e dopo (a destra) il restauro