"Inedita": sul grande schermo la vita di Susanna Tamaro

Alla Festa del Cinema di Roma il 19 ottobre

Per 30 anni ho fatto una fatica terribile a recitare la parte di Susanna Tamaro, è stato un vero calvario e dunque ho deciso di interromperlo.
Voglio riuscire a mostrare la vera persona che sono e che sono sempre stata

Presentato in anteprima assoluta il 19 ottobre 2021, alle 21.30, presso il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, nella sezione Riflessi della Festa del Cinema di Roma il documentario Inedita, diretto dalla regista trentina Katia Bernardi e realizzato in collaborazione con Trentino Film Commission, verrà trasmesso da Rai 5 il prossimo 27 dicembre.

Diciotto milioni di copie vendute nel mondo con il best seller Va' dove ti porta il cuore (1994), la scrittrice Susanna Tamaro, donna da sempre schiva e riservata, per la prima volta si espone alla macchina da presa e racconta senza filtri la sua vita. Dopo trent'anni di vita pubblica e 30 romanzi pubblicati, la Tamaro racconta se stessa e le sue cose più intime in un viaggio a ritroso attaverso avvenimenti e luoghi della sua esistenza, accompagnata  dalla sceneggiatrice Roberta Mazzoni.

Dal silenzio delle montagne innevate del Trentino, dove ogni anno si ritira per scrivere, all’assolata campagna umbra, immersa nel ronzio dei grilli, dove vive oggi con Roberta e con la propria famiglia allargata, alle dolorose memorie d’infanzia nella Bora di Trieste, la città natale, mentre segue la danza in mare delle meduse. E infine a Roma dove è avvenuta la sua formazione professionale e l’iniziazione alla letteratura. 

Togliere la "maschera" e "smettere" il suo personaggio pubblico significa anche raccontare una recente scoperta, una verità alla quale da poco ha potuto dare un nome, riconducibile ad un disturbo che per tutta la vita l’ha fatta sentire diversa, e che ora sente di poter condividere: la sindrome di Asperger. Ne scaturisce un ritratto inedito di una "donna divertente, fragile ma determinata, leggera, pop, fuori dagli schemi e per questo difficilmente etichettabile. Un prototipo di essere umano, piena di passioni".

Pochi sanno infatti che la scrittrice triestina è, ad esempio, cintura nera di arti marziali, si interessa di entomologia, è esperta collezionista e appassionata di biciclette, scia, ama andare in canoa, dipinge e frequenta regolarmente poligoni di tiro, è agricoltrice ed apicultrice. Attraverso la Fondazione Tamaro, creata nel 2000 e finanziata con i diritti dei suoi libri, si dedica a diversi progetti umanitari di sostegno e sviluppo per le categorie più deboli, 

Inedita è anche e soprattutto la sfida di raccontare, attraverso le immagini e i suoni, una malattia neurologica invisibile. E anche il mio sguardo su questo racconto vuole essere inedito, un’inquadratura laterale, che cerca frammenti di verità attraverso l’uso di archivi, dettagli, suoni, per tentare di restituire la percezione della realtà di Susanna.
Katia Bernardi, regista di Inedita

Susanna Tamaro nasce a Trieste nel 1957. Nel 1976 si trasferisce a Roma per frequentare i corsi del Centro Sperimentale di Cinematografia, dove si diploma in regia e comincia a lavorare come assistente di Salvatore Samperi in Ernesto e Liquirizia, poi girando alcuni documentari a carattere scientifico, per la televisione. Nel 1981 scrive di getto il suo primo libro, Illmitz, che suscita l’interesse di Claudio Magris il quale lo invia a diversi editori, senza alcun successo. Negli anni seguenti scrive diversi altri romanzi e racconti, tutti regolarmente rifiutati. Nel 1989 riesce infine a pubblicare, grazie all'entusiasmo di Cesare De Michelis della
Marsilio, "La testa fra le nuvole", che vince il premio Elsa Morante Opera Prima. Nello stesso anno, in seguito a una forte bronchite asmatica, lascia Roma pertrasferirsi in un piccolo paese sulle colline umbre. Nel 1994 esce “Va’ dove ti porta il cuore” che ottiene un successo internazionale, seguito dal libro per ragazzi "Il cerchio magico". Nel 1997, da "Anima mundi" e da "Cara Mathilda", una corrispondenza immaginaria su temi spirituali con un’amica che vive in Africa. "Tobia e l’angelo", ancora per ragazzi, è del 1998. Del 2002 è "Più fuoco, più vento" seguito l’anno successivo dai racconti di "Fuori", incentrati sulla difficile realtà degli extracomunitari.

Nel 2005 Rizzoli pubblica la raccolta di saggi "Ogni parola è un seme". Nel 2007 esce "Ascolta la mia voce", che può essere definita l’altra parte di "Va’ dove ti porta il cuore". È infatti la nipote Marta che racconta la metà in ombra del famoso libro, la dolorosa morte per Alzheimer della nonna, la scoperta del diario della madre, le lettere del padre e soprattutto la sua dolorosa solitudine che la spinge a ricercare le sue radici in Israele. Venendo meno a una consuetudine che l’ha sempre spinta a lavorare in inverno, nell'estate del 2007 ha scritto in soli undici giorni "Luisito, unastoria d’amore", che esce nel febbraio del 2008, a cui sono seguiti "Il grande albero" (2009), "Per Sempre" (2011) e il più recente "Ogni angelo è tremendo", uscito con Bompiani nel gennaio 2013. Nel 2016 vince la prima edizione del Premio Strega per ragazzi per la categoria +6 con Salta Bart! (Giunti Junior). Nello stesso anno esce "La tigre e l’acrobata", edito da La Nave di Teseo. Nel 2019 vince il Premio Rapallo con il romanzo “Il tuo sguardo illumina il mondo”. Il suo ultimo lavoro è “Una grande storia d’amore” (Solferino, 2020).