Sahraa Karimi docente a Roma

La regista afgana Visiting professor al CSC

Vi scrivo col cuore a pezzi e con la profonda speranza che possiate unirvi a me nel proteggere il mio bellissimo popolo, specialmente i cineasti, dai Talebani
Sahraa Karimi

Con queste parole la regista afgana Sahraa Karimi, il 13 agosto scorso, iniziava la sua accorata lettera aperta rivolta alla comunità cinematografica internazionale. Due giorni dopo, il 15 agosto, riusciva a fuggire fortunosamente dal suo paese occupato militarmente dai militari talebani. Oggi assume l'incarico di visiting professor per l'anno accademico 2021/2022 al Centro Sperimentale di Cinematografia - Scuola Nazionale di Cinema dove terrà un corso interdisciplinare di innovative storytelling in lingua inglese.

Credo che insegnare in una delle migliori scuole di cinema europee, il Centro Sperimentale di Cinematografia, non sia solo una grande opportunità per una regista come me, ma anche un onore. 

Karimi, prima donna afghana ad aver conseguito un PhD in cinema (all'Università di Bratislava) e ad aver guidato – fino alla fuga – l’Afghan Film Organization, sarà anche la mentore di alcuni lavori degli studenti della scuola. A proporle l'incarico a Roma, Marta Donzelli, presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia.

In quei giorni terribili di agosto, l'appello di Sahraa Karimi mi ha molto colpito. Sahraa non è solo un’artista di grande talento, ma una donna dallo straordinario coraggio che ha dedicato gli ultimi anni allo sviluppo di un cinema libero nel suo Paese, al supporto di giovani artiste e artisti e ai diritti delle donne. [...] La presenza di Sahraa Karimi al CSC –Scuola Nazionale di Cinema ci consente di ampliare l'offerta formativa in una chiave di internazionalizzazione. Si tratta di un'enorme opportunità per le ragazze e per i ragazzi della nostra scuola, una scuola che immaginiamo sempre più inclusiva e aperta a nuovi linguaggi e a una pluralità di culture.
Marta Donzelli
 

Da parte sua, il ministro della Cultura Dario Franceschini, evidenzia la vicinanza dell'Italia al popolo afghano:

Negli anni abbiamo avviato molti progetti che sostengono e promuovono le arti di questo paese ricco di cultura. In questa fase difficile non vogliamo e non possiamo far mancare la nostra attenzione ed il nostro sostegno concreto alle donne ed agli uomini della cultura afghana, tutti

Sahraa Karimi è una regista afghana che ha vissuto e studiato in Iran fino all'età di 16 anni. A 14 anni entra nel mondo del cinema interpretando il film Daughters of the Sun di Maryam Shahriar. Dopo la sua seconda esperienza come attrice, in White Sleep di Hamid Jebali, inizia a interessarsi più profondamente al cinema. A 17 anni Karimi emigra in Slovacchia, dove si forma all’Academy of Performing Arts di Bratislava, fino a ottenere – prima donna afghana – un PhD in cinema. Durante gli studi realizzata oltre 30 cortometraggi. In seguito dirige i documentari Afghan Women Behind the Wheel, premiato in numerosi festival internazionali e trasmesso da Arte France e BBC; Parlika – A Woman in the Land of Men.

Il suo lungometraggio d'esordio, Hava, Maryam, Ayesha, tra i primi film indipendenti del cinema afghano, partecipa in concorso nella sezione Orizzonti alla 76^ Mostra di Venezia, è premiato al Los Angeles Asian Film Festival e al Dhaka International Film Festival, ed è scelto dall'Afghanistan come candidato alla corsa all'Oscar. Nel 2019 Karimi è inoltre la prima donna nella storia dell'Afghanistan nominata Direttrice Generale dell’Afghan Film Organization. Nel filmato il trailer del Film Hava, Maryam, Ayesha