I candidati al Miglior film: "Ariaferma"

Il teatro come terapia, in carcere e fuori

Sono 10 le nomination ai 76° Nastri d’Argento per Ariaferma, il film di Leonardo Di Costanzo presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e affermatosi come una delle rivelazioni di quest’anno cinematografico.

Il film, ambientato in un carcere ottocentesco in stato di degrado, racconta la storia dello strano, intenso, in parte empatico e in parte conflittuale rapporto instauratosi tra alcune guardie e alcuni detenuti che, a causa di un disguido burocratico, restano nella struttura per diverso tempo dopo la sua dismissione. Imparando, nel bene o nel male, a convivere e condividere piaceri e dispiaceri.

“Ariaferma per me è un sogno che vorrei chiedere allo spettatore di interpretare secondo la propria sensibilità.”

Lo ha dichiarato il regista Leonardo Di Costanzo in un’intervista. Ma il sogno, in questo caso, nasce dal suo opposto: la cattività.

E proprio alla cattività (e alla sua cura: Cesare deve morire dei fratelli Taviani docet) è dedicato il documentario che vi proponiamo: Cattività di Bruno Oliviero, che di Ariaferma – guarda caso – è co-sceneggiatore.

Il documentario, girato nell’ala di massima sicurezza del carcere di Vigevano, segue il laboratorio "Educarsi alla libertà" del drammaturgo e regista teatrale Mimmo Sorrentino. Protagoniste sono le donne condannate per reati legati alla criminalità organizzata, che lavorando sui loro ricordi personali, avviano un percorso di riflessione, bilancio e rilancio delle loro vite.