I luoghi dei Nastri: Il Teatro Antico di Taormina

I luoghi dei Nastri: Il Teatro Antico di Taormina

I luoghi dei Nastri: Il Teatro Antico di Taormina
Per molti anni i Nastri d’Argento hanno avuto una cornice con pochi eguali, non solo in Italia ma in tutto il mondo: il Teatro Antico di Taormina.

Secondo teatro più antico di tutta la Sicilia, dopo quello di Siracusa, fu costruito nel III secolo a.C. ad opera dei greci, all’epoca di Gerone II. L'impianto fu poi ristrutturato ed ampliato dai romani, che inserirono colonne, statue e le ingegnose coperture, portando la capienza del teatro fino a 10000 persone, per un diametro massimo di 109 metri. 

Durante il medioevo, a seguito dell’assedio dei Vandali e del crollo dell’impero romano, il Teatro conobbe un periodo di decadenza. In quel periodo, alcune parti dell’edificio furono addirittura asportate per essere riutilizzate nella realizzazione di un palazzo privato.

Furono i romantici, con la loro passione per l’Italia e le sue bellezze di epoca greco-romana, a riscoprirlo e rivalutarlo enormemente. A partire da Goethe, che ebbe a scrivere nel suo celebre Viaggio in Italia:

Se ci si colloca nel punto più alto occupato dagli antichi spettatori, bisogna riconoscere che mai, probabilmente, un pubblico di teatro si vide davanti qualcosa di simile.

Lo sfondo con vista sul Mar Jonio e sull’Etna, visuale suggestiva che colpì lo stesso Goethe, è uno dei punti di forza di questo meraviglioso teatro. Eppure, al momento della sua costruzione, questo panorama non era visibile, perché occluso dalle costruzioni in muratura. Paradossalmente, furono le spoliazioni e depredazioni successive a restituirci il teatro nella forma in cui lo conosciamo oggi, con un incredibile panorama mediterraneo a fare da sfondo alla sua magnifica architettura.

Luciano Canfora, tra i massimi storici dell’antichità, in Italia e non solo, ci racconta di più su questo monumento, in questo estratto da RaiPlay Sound.