Il CSC alla 79a Mostra del Cinema di Venezia

Il CSC alla 79a Mostra del Cinema di Venezia

Tre restauri in anteprima mondiale

Il CSC alla 79a Mostra del Cinema di Venezia
Un omaggio a Monica Vitti e a Catherine Spaak, scomparse nel corso del 2022, e un ricordo di Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi e Luciano Salce per celebrarne i centenari della nascita. Il CSC - Cineteca Nazionale quest'anno ha scelto di presentare alla 79a Mostra del Cinema di Venezia, in anteprima mondiale, tre film recentemente restaurati: La marcia su Roma (1962) di Dino Risi, Teresa la ladra (1973) di Carlo Di Palma e La voglia matta (1962) di Luciano Salce.


Ugo Tognazzi e Catherine Spaak in una scena de "La voglia matta" ©️ Archivio Fotografico Cineteca Nazionale CSC

Le pellicole saranno proiettate nella sezione Venezia Classici, curata da da Alberto Barbera con la collaborazione di Federico Gironi e valutate da una Giuria presieduta dal regista Giulio Base e composta da studenti dei corsi di cinema delle università italiane che assegnerà il Premio Venezia Classici per il miglior film restaurato.

I FILM

La marcia su Roma di Dino Risi (Italia, 1962, 94’, B/N)
Il film è stato restaurato da CSC - Cineteca Nazionale in collaborazione con la Filmauro di Aurelio De Laurentiis, a partire dai negativi scena e colonna.

Un reduce della Prima guerra mondiale, Domenico Rocchetti (interpretato da Vittorio Gassman),  va in giro mostrando una falsa medaglia e millantando grandi gesta per poter elemosinare qualche soldo dai passanti. Un giorno incontra il suo vecchio capitano che lo schiaffeggia per questo fingersi eroe di guerra e poi lo esorta ad unirsi al neonato partito fascista che a suo dire ha a cuore le sorti dei reduci. Durante un comizio in un paese di campagna, i camerati vengono malmenati dai contadini della zona tutti politicamente vicini al partito comunista. Fuggendo Rocchetti incontra un suo vecchio commilitone Umberto Gavazza (interpretato da Ugo Tognazzi) che accetta di seguire Rocchetti e i fascisti, allettato dal miraggio della ridistribuzione delle terre. Durante gli scontri per lo sciopero dei netturbini di Milano, a cui i fascisti si erano sostituiti, Rocchetti e Gavazza vengono arrestati e condannati. Liberati da un’azione dei fascisti, sono coinvolti nella marcia su Roma. Dopo altre disavventure, i due piano piano si rendono conto che le speranze riposte nel partito sono illusorie e che l’unica arma nelle mani dei camerati è la violenza e la sopraffazione. Dopo l’ennesimo e più grave caso di aggressione fascista, i due si defilano, guardando in mezzo alla folla il passaggio dei fascisti diretti a Roma.

Teresa la ladra di Carlo Di Palma (Italia, 1973, 125’, colore)

Il film è stato restaurato da CSC - Cineteca Nazionale a partire dai negativi scena e colonna messi a disposizione dalla Minerva Pictures Group S.r.l. 

Teresa Numa (interpretata da Monica Vitti) è nata ad Anzio in una famiglia numerosa. Costretta ad abbandonare la casa paterna e a cercare lavoro, finisce per fare la sguattera a casa del capostazione, il cavalier Nardecchia, a Campo di Carne. Diventata madre, riesce a sposare Sisto, padre della creatura, solo diversi anni dopo. Ma questi, convinto fascista, muore nel corso dello sbarco degli Alleati in Sicilia. Teresa si trasferisce momentaneamente a Roma, dove incomincia a vivere di espedienti ed entra nel giro di alcuni ladruncoli. Finita in prigione a pochi giorni dalla Liberazione della Capitale, quando ne esce tenta inutilmente la fortuna a Livorno, a Genova e a Milano. Tornata di nuovo a Roma, finisce prima in carcere e poi addirittura in manicomio e si lega prima a Tonino Santità, autista di un ministro, e poi al ladruncolo Ercoletto. Dimessa dal manicomio criminale, invecchiata e semidistrutta, torna ad Anzio per riassaporare un po' di illusoria felicità nei campi fioriti che la videro bambina.

Monica Vitti in una scena del film "Teresa la ladra" ©️ Archivio Fotografico Cineteca Nazionale CSC


La voglia matta di Luciano Salce (Italia, 1962, 110’, B/N)

Il film è stato restaurato da CSC - Cineteca Nazionale in collaborazione con Compass Film S.r.l. che ha messo a disposizione i negativi scena e colonna. 

Durante un fine settimana l'ingegnere quarantenne Antonio Berlinghieri (interpretato da Ugo Tognazzi) mentre viaggia sulla sua Alfa "spider" per andare a trovare il figlio a Pisa, si imbatte in una maliziosa sedicenne, Francesca (interpretata da Catherine Spaak), che gli chiede un po’ di benzina per gli amici rimasti in "panne". Un po’ per scherzare, un po’ perché interessato a Francesca, Antonio si lascia coinvolgere dal gruppo dei ragazzi che lo invitano a passare con loro la domenica in uno "chalet" sul mare. Qui cerca di colmare in qualche modo le differenze di mentalità e di gusti che derivano dalla differenza di età, trovandosi però sempre sull’orlo del ridicolo. Antonio ha una mentalità borghese e stenta a capire la spregiudicatezza di questi giovani, pur essendone nello stesso tempo affascinato. Anche Francesca oscilla tra la compassione e la presa in giro: il turbamento prodotto in Antonio la lusinga, ma preferisce i coetanei. Concede all’uomo un momento di intimità, di notte, sulla spiaggia. Poi, all’alba, riparte con gli amici. Rimasto solo, stordito e col cuore pieno di amarezza, Antonio riprende il viaggio verso Pisa.