Carlo Levi. Lo sguardo in movimento
Una giornata di studi a 120 anni dalla nascita dello scrittore
Le più recenti ricerche condotte sulla complessiva opera di Levi con forte inclinazione interdisciplinare da storici dell’arte, della letteratura, del cinema, come da antropologi, inducono a ritenere che la riflessione sul cinema e sui suoi codici espressivi sia stata non marginale per Levi, così da spingere ad interrogarsi su quale ne sia stato in ogni epoca l’influsso reale sulla sua intera opera di letterato e artista, ma anche di saggista e osservatore politico.
Già dagli anni Trenta Levi si dedica alla scrittura di soggetti, treatment e sceneggiature, alcuni anche insieme all’amico Mario Soldati. Nel 1948 collabora alla stesura della sceneggiatura di Il grido della terra, restaurato recentemente dalla Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale, prodotto dalla LUX Film. Il film affrontava il tema dell'approdo degli ebrei scampati all’Olocausto nella Palestina occupata dagli inglesi. Tra il 1946 e il 1953, inizia la collaborazione con il poeta Rocco Scotellaro, nei progetti che riguardano la trasposizione cinematografica del suo capolavoro, Cristo si è fermato a Eboli che poi si realizzò solo nel 1979 con il film di Francesco Rosi. La collaborazione di Levi con Scotellaro prosegue tra il 1950 e il 1952 con il soggetto e la sceneggiatura per un film intitolato I fuochi di San Pancrazio, un racconto della vita e del lavoro massacrante dei cosiddetti fuochisti, gli artigiani che confezionavano i fuochi pirotecnici per le feste e le sagre di paese nella Lucania degli anni Trenta, un progetto che poi naufragò. Molte sono le ricerche in corso e ancora da compiere, come quelle sulle carte del Fondo Carlo Levi di Alassio da cui è emersa una vicenda finora inedita che riguarda una sceneggiatura degli anni ’50 redatta da Levi per Augusto Genina sulla vita di Amedeo Modigliani, mai approdata alla realizzazione del film.
Carlo Levi nel 1964 sul set del film "Il giovane Pietro Gobetti" di Paolo Capello
Certamente le descrizioni della cultura tradizionale contadina del Meridione di Levi, Scotellaro e De Martino sono alla base dell’ispirazione di molti cineasti ed è interessante approfondirne, in prospettiva antropologico-culturale, la loro influenza su alcuni film documentari prodotti in Italia tra il 1953 e il 1976, riguardanti in particolar modo la Lucania: un evidente esempio è quello del lavoro di Luigi Di Gianni.
Il convegno, che coinvolgerà intellettuali e studiosi di alcune Università italiane per un punto di vista aggiornato e ampio sul contributo che Levi diede allo sviluppo della settima arte in Italia, si concluderà con la proiezione del film documentario di Paolo Di Nicola Carlo Levi, lo sguardo in movimento.
PROGRAMMA
Ore: 10:00 - Saluti istituzionali
Vincenzo Vita, Presidente della Fondazione Aamod
Daniela Fonti, Presidente della Fondazione Carlo Levi
Ore: 10:30 - Prima sessione
IL CINEMA PER CARLO LEVI
Carlo Felice Casula, Università degli Studi Roma Tre
Carlo Levi. Impegno politico e civile.
Sebastiano Martelli, Università degli Studi di Salerno
Carlo Levi e il cinema: progetti (soggetti e sceneggiature) di film mai realizzati.
Emiliano Morreale, Sapienza Università di Roma
Il film si è fermato a Eboli. Il “Cristo” di Carlo Levi dal neorealismo a Francesco Rosi.
Elisa Donzelli, Scuola Normale Superiore di Pisa
Levi e Soldati: letteratura e cinema tra “Le due città”.
Ore 14:30
Luca Beltrami, Università degli Studi di Genova
Carlo Levi e la sceneggiatura per un film su Modigliani.
Antonella Lavorgna, Vicepresidente della Fondazione Carlo Levi
Le attività di ricerca della Fondazione Carlo Levi
Irene Pantaleo e Lia Polizzotti
Risultati della ricerca su Carlo Levi negli archivi audiovisivi
Ore 15:30 Seconda sessione
IL MERIDIONE NEL DOCUMENTARIO E NEL CINEMA DAL SECONDO DOPOGUERRA
Vincenzo Esposito, Università degli Studi di Salerno
Carlo Levi: uno sguardo implicitamente antropologico.
Ivelise Perniola, Università degli Studi Roma Tre
Carlo Levi e il documentario italiano del secondo dopoguerra: influenze, suggestioni, immaginari.
Massimo De Pascale, Documentarista
Il Meridione di Luigi Di Gianni, tra Ernesto de Martino e Carlo Levi.
Per tutte le informazioni: Sito di Aamod