34° Trieste Film Festival

34° Trieste Film Festival

Dal 21 al 28 gennaio 2023

34° Trieste Film Festival
Torna con la 34a edizione il Trieste Film Festival, tradizionale appuntamento italiano dedicato al cinema dell'Europa centro-orientale, dal 21 al 28 gennaio 2023.

Le prime anticipazioni sul cartellone della manifestazione annunciano un'edizione attenta al cinema ucraino, in particolar modo alla produzione femminile. La sezione Wild Roses infatti, curata dallo slavista e critico cinematografico Massimo Tria, dopo la Polonia e la Georgia, quest'anno avrà come protagoniste le registe ucraine con 7 lungometraggi e una scelta di corti in anteprima internazionale, che promettono di sintetizzare il percorso compiuto dalle registe di Kiev dal 2014 a oggi. 

Una panoramica sfaccettata, in cui generi e storie si intrecciano inevitabilmente con gli eventi dell'ultimo decennio. La rassegna copre quasi tutto il territorio del Paese, dalla capitale al Donbass a Odessa. Sguardi forti e coraggiosi da un cinema combattente. 

Si parte con la rivolta del Majdan del 2013-14, da cui prende le mosse Outside di Ol’ha Žurba. Qui un giovane rom partecipa alla lotta sulle barricate, all'abbattimento dell'aereo della Malaysia Airlines da parte dei secessionisti russi nel luglio del 2014 che fa da sfondo alle doglie di un parto individuale e nazionale in Klondike di Maryna Er Horbač. La resistenza e la fuga dalla violenza sono temi inevitabili, come in This Rain Will Never Stop di Alina Horlova, dove un ragazzo curdo siriano diventa attivista della Croce Rossa nell’Ucraina che lo ha accolto come profugo.

Ma non solo di guerra raccontano le donne e registe ucraine. Il film di Marysja Nikitjuk, When the Trees Fall, ha come protagonista una ragazzina ribelle che scopre la vita osservando la storia d'amore della cugina adolescente con il suo giovane fidanzato, mentre è una tenera storia adolescenziale ambientata in una scuola kieviana il film di Kateryna Hornostaj Stop Zemlja.  E ancora: Home Games, in cui Alisa Kovalenko racconta il sogno di Alina, che vorrebbe entrare nella nazionale di calcio ucraina. Il documentario Pryvoz firmato da Eva Nejman descrive il fascino di uno dei mercati più antichi e grandi d'Europa.

Siamo felici che il nostro focus tradizionalmente consacrato alle registe di un paese europeo, ogni anno diverso, sia quest’anno dedicato alle cineaste ucraine, di cui per altro ci occupiamo già da molto tempo. L’Ucraina è una delle ex repubbliche sovietiche oggi più prolifiche in campo cinematografico nonostante la situazione attuale.
Nicoletta Romeo, direttrice del Trieste Film Festival

L’Ucraina infatti ha dato i natali ad artiste di calibro, come la cineasta e antropologa Maya Deren, diventata un vero e proprio simbolo del cinema sperimentale americano. Kira Muratova, è stata una figura di spicco del cinema sovietico e ucraino e le sue opere hanno cominciato a circolare in Occidente soprattutto dopo la caduta del muro di Berlino. Senza dimenticare Larisa Šepit’ko, considerata dagli addetti ai lavori una delle maggiori registe di tutti i tempi. 

Svelato anche l'autore del manifesto della 34a edizione del Trieste Film Festival che rielabora un'immagine del fotografo Oleksandr Rupeta

Tutte le informazioni sul sito del Trieste Film Festival