"Fela il mio dio vivente" di Daniele Vicari

18^ Festa del Cinema di Roma sezione Freestyle

Una storia che suona, balla, fuma, ama,viaggia, che ha il sapore dell’Africa, della politica, degli anni 70 e che supera ogni forma di colonialismo, anche quello “interiore” che ancora oggi ci portiamo dentro.
Daniele Vicari

Con la voce narrante di Claudio Santamaria, Fela, il mio dio vivente di Daniele Vicari sarà presentato nella sezione Freestyle della 18^ edizione della Festa del Cinema di Roma.

Michele Avantario è un filmmaker e video artista romano, appassionato di musica jazz e africana, in particolarei ritmi afrobeat di Fela Kuti. nel 1984 riesce a coronare il suo sogno di portare il musicista e rivoluzionario nigeriano nella Capitale. Da quel momento in poi inizia una lunga amicizia con Fela, durata fino alla sua morte. Da quel momento Avantario dedica la sua vita alla realizzazione di un film interpretato dallo stesso Fela. Non ci riuscirà mai, ma scoprirà qualcosa di più importante per lui: una nuova idea di esistenza. Il rapporto intimo con Fela e la sua famiglia infatti lo introduce nella comune di Kalakuta, un privilegio che solo pochi bianchi hanno avuto.

Con questo film provo a raccontare una storia semplice ma potente, quella di un ragazzo che si confronta con un mito vivente, tentando di realizzare un film impossibile. 
Daniele Vicari

Fela Kuti, cantante, compositore, sassofonista, tastierista, leader musicale, uomo politico e capospirituale. Rimane uno dei più controversi musicisti e leader africani che ha lottato per i diritti dell’uomo malgrado le diffamazioni, le vessazioni e persino le innumerevoli carcerazioni da parte del governo nigeriano. Durante una tumultuosa carriera si è confermato come un eroe agli occhi di molti africani. Ha conquistato il mercato internazionale producendo oltre 80 dischi dichiaratamente politici.

Fela, il mio dio vivente è una produzione Fabrique Entertainment e Luce Cinecittà con Rai Cinema in coproduzione con Lokafilm e Grasshopper Films, prodotto da Renata Di Leone, Giovanni Capalbo, Federico Poillucci, Clare Spancer