"Questa è la vita", 1954
Tratto da quattro novelle di Luigi Pirandello
Questa è la vita è unfilm a episodi del 1954, tratti da quattro novelle di Luigi Pirandello e diretti da Luigi Zampa, Mario Soldati, Aldo Fabrizi, Giorgio Pàstina. Nel più celebre di questi, La patente, Totò interpreta uno iettatore che pretende l'ufficializzazione dei propri poteri.
Nell'episodio Marsina stretta, diretto e interpretato da Aldo Fabrizi, compare anche Walter Chiari, nei panni di Andrea Migri, lo sposo. Al suo fianco Lucia Bosé che interpreta la sposa.
Il corpulento professor Fabio Gori (Aldo Fabrizi) viene invitato alle nozze di una sua ex allieva, e per l'occasione si fa prestare una marsina che però è irrimediabilmente troppo stretta per lui: d'altra parte l'uomo non intende rinunciare a indossarla. Giunto a casa della sposa, viene a sapere che la madre di lei è morta per l'emozione di vedere la ragazza maritata. I parenti dello sposo - ricchi, arroganti e contrari al matrimonio - intendono sfruttare l'occasione del lutto per rimandare sine die le nozze. Gori però, rendendosi conto che il futuro marito è una persona perbene e che renderebbe felice la sua ex allieva, e anche che, se si perdesse l'occasione, i parenti di lui sarebbero in grado di allontanare definitivamente i due giovani, insiste perché il matrimonio si celebri lo stesso malgrado la disgrazia, e riesce nel suo intento. Alla fine confessa di aver trovato la forza di reagire alle ipocrite proteste dei parenti dello sposo proprio per lo stato di irritazione dovuto al fatto di indossare un indumento così stretto.
Nell'episodio Marsina stretta, diretto e interpretato da Aldo Fabrizi, compare anche Walter Chiari, nei panni di Andrea Migri, lo sposo. Al suo fianco Lucia Bosé che interpreta la sposa.
Il corpulento professor Fabio Gori (Aldo Fabrizi) viene invitato alle nozze di una sua ex allieva, e per l'occasione si fa prestare una marsina che però è irrimediabilmente troppo stretta per lui: d'altra parte l'uomo non intende rinunciare a indossarla. Giunto a casa della sposa, viene a sapere che la madre di lei è morta per l'emozione di vedere la ragazza maritata. I parenti dello sposo - ricchi, arroganti e contrari al matrimonio - intendono sfruttare l'occasione del lutto per rimandare sine die le nozze. Gori però, rendendosi conto che il futuro marito è una persona perbene e che renderebbe felice la sua ex allieva, e anche che, se si perdesse l'occasione, i parenti di lui sarebbero in grado di allontanare definitivamente i due giovani, insiste perché il matrimonio si celebri lo stesso malgrado la disgrazia, e riesce nel suo intento. Alla fine confessa di aver trovato la forza di reagire alle ipocrite proteste dei parenti dello sposo proprio per lo stato di irritazione dovuto al fatto di indossare un indumento così stretto.