A Pupi Avati il David alla Carriera

A Pupi Avati il David alla Carriera

70ª edizione dei Premi David di Donatello

A Pupi Avati il David alla Carriera

Grande autore e affabulatore, ha raccontato il tempo perduto della provincia, con le sue pigrizie, le ferocie e gli spaventi, il soffio spaventoso dei mostri immaginati da ragazzo nelle campagne, ma anche la voglia di riscatto e lo slancio nell’inseguire i propri sogni. Creatore indiscusso del gotico padano con La casa delle finestre che ridono fino ai recenti Il signor Diavolo e L’orto americano, Avati si immerge con incanto e magia nell’autobiografia emiliana e scava a tocchi leggeri, mai appariscenti, nell’inconscio piccolo borghese e rurale, traendo segnali di umanità dalle vite grigie, redente dalla poesia e dalla speranza, in un racconto a mosaico, collettivo, d’amicizia e famigliare, come avviene nei suoi tanti capolavori
Piera Detassis, Presidente e Direttrice Artistica del David di Donatello


Sarà il regista Pupi Avati a ricevere il Premio alla Carriera 2025 assegnato in occasone della 70ª edizione dei Premi David di Donatello. Il riconoscimento verrà consegnato mercoledì 7 maggio nel corso della cerimonia di premiazione trasmessa in diretta su Rai 1 (prima serata), dagli studi di Cinecittà. La conduzione dell’edizione 2025 è affidata a Elena Sofia Ricci e al cantante Mika. La serata sarà in diretta anche su Rai Radio2 condotta da Carolina Di Domenico ie quindi disponibile on demand sulla piattaforma di RaiPlay.
 
Tra i riconoscimenti già annunciati della 70ª edizione dei Premi David di Donatello, il David Speciale a Ornella Muti, il David dello Spettatore a Diamanti di Ferzan Özpetek e il David come Miglior Film Internazionale ad Anora di Sean Baker.
 
Grazie a una straordinaria carriera lunga circa sessant’anni e a una filmografia di oltre cinquanta titoli, Pupi Avati è considerato in maniera unanime uno dei maggiori registi e sceneggiatori del nostro cinema. Nel corso dei decenni, Avati ha esplorato numerosi generi, dall’horror al noir, dalla commedia al dramma, dalla satira politica al grottesco, dal film storico al biopic, reinterpretandoli con grande originalità.

Il suo esordio dietro la macchina da presa avviene nel 1968 con Balsamus, l’uomo di Satana, capostipite di quel filone horror-grottesco che lo accompagnerà nei primi anni della sua carriera fino al successo de La casa dalle finestre che ridono (1976), divenuto un titolo cult anche fuori dai confini nazionali. Nel decennio successivo, il cinema di Avati vira nel campo della commedia, spesso segnata da toni nostalgici e malinconici. Nel 1984, Una gita scolastica riceve cinque Nastri d’Argento.

Sono molte le candidature ai David per i suoi film successivi: Impiegati (in anteprima alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes), Noi tre (presentato fuori concorso alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia) e Regalo di Natale (che vale al protagonista Carlo Delle Piane la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile). Con Storia di ragazzi e di ragazze (1989), si aggiudica il David alla Miglior sceneggiatura e il Nastro d’Argento come regista del Miglior film. Nel 1995, l’Accademia del Cinema Italiano gli assegna il David Luchino Visconti mentre, nel 2003, grazie a Il cuore altrove, presentato in concorso a Cannes, ottiene il David per la Miglior regia.

Una nuova candidatura arriva l’anno successivo con il film La rivincita di Natale (sequel, a quasi vent’anni di distanza, di Regalo di Natale) e, nel 2009, con Il papà di Giovanna. Avati torna al genere gotico con Il Signor Diavolo (2019, Nastro d’argento al Miglior soggetto), tratto dall’omonimo romanzo del regista bolognese, e L’orto americano, presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia 2024 come film di chiusura.

Negli anni più recenti, firma le pellicole Lei mi parla ancora (2021), valso a Pupi e Tommaso Avati la candidatura al David per la Migliore sceneggiatura adattata e a Renato Pozzetto quella come Miglior attore protagonista. Nel 2022 realizza Dante, ispirato al libro di Giovanni Boccaccio “Trattatello in laude di Dante”, mentre nel 2023, torna al cinema con La quattordicesima domenica del tempo ordinario.  

La 70ª edizione dei Premi David di Donatello è organizzata dalla Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e dalla Rai, in collaborazione con Cinecittà S.p.A. 

I Premi David di Donatello si svolgono sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo del MiC Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e audiovisivo, d’intesa con AGIS e ANICA, con la partecipazione, in qualità di Soci Fondatori Sostenitori, di SIAE e Nuovo IMAIE.