"Elisa" di Leonardo Di Costanzo

L'intervista al regista e agli attori

Mi auguro che il film sappia porre domande, più che offrire risposte, e che possa generare nel pubblico quello stesso spaesamento etico e affettivo che ha guidato il mio sguardo durante la scrittura e  la regia
Leonardo Di Costanzo

Si intitola Elisa, il quarto lungometraggi del regista Leonardo Di Costanzo (David di Donatello per Ariaferma, 2021), in Concorso alla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Liberamente ispirato agli studi e alle conversazioni dei criminologi Adolfo Ceretti e Lorenzo Natali nel saggio “Io volevo ucciderla”, è sceneggiato, insieme a Di Costanzo, da Bruno Oliviero e Valia Santella. Nel cast Barbara Ronchi, Valeria Golino, Roschdy Zem, Diego Ribon.

In carcere da dieci anni, condannata per avere ucciso la sorella maggiore e averne bruciato il cadavere, Elisa dice di ricordare poco o niente del delitto, come se avesse alzato un velo di silenzio tra sé e il passato. Quando decide di incontrare il criminologo Alaoui e partecipare alle sue ricerche, in un dialogo teso e inesorabile, i ricordi iniziano a prendere forma, e nel dolore di accettare fino in fondo la sua colpa, Elisa intravede, forse, il primo passo di una possibile redenzione.

Elisa è una produzione tempesta / carlo cresto-dina con Rai Cinema, in coproduzione con Amka Films Productions (Svizzera), in coproduzione con RSI Radiotelevisione svizzera, opera realizzata con il contributo del Fondo per lo Sviluppo degli investimenti nel Cinema e nell’Audiovisivo, con il supporto di Ufficio federale della cultura (UFC), con il sostegno di IDM Film Commission Südtirol, sviluppato con il sostegno di Emilia-Romagna Film Commission, con il supporto di Ticino Film Commission. Prodotto da Carlo Cresto-Dina e Manuela Melissano, co-prodotto da Michela Pini e Amel Soudani.

Nel video Alberto Farina intervista Leonardo Di Costanzo, regista del film Elisa, e gli attori Barbara Ronchi e Roschdy Zem.