Moralisti, affaristi, preti nella maschera di Alberto Sordi

Nella Casa Museo Alberto Sordi

Si è tenuta dal 15 al 25 giugno l'ottava edizione della rassegna cinematografica dedicata ad Alberto Sordi, in occasione dell'anniversario della sua nascita, il 15 giugno 1920, promossa dalla Fondazione Museo Alberto Sordi insieme con la Fondazione Alberto Sordi per i giovani e con il patrocinio di Roma Capitale.


I film, la cui selezione è stata a cura di Luca Verdone, sono stati proiettati con ingresso a titolo gratuito nel giardino della Casa Museo Alberto Sordi, la storica villa dove l'attore ha vissuto dal 1958 fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 2003. L'edizione di quest'anno ha preso il titolo di Moralisti, affaristi, preti nella maschera di Alberto Sordi  e ha annoverato tra le 11 pellicole scelte capolavori del cinema italiano interpretati da Alberto Sordi e diretti, tra gli altri, da Luigi Zampa, da Dino Risi, da Luigi Comencini e da Sordi stesso.
La rassegna ha riscontrato come ogni edizione un altro gradimento, sono state accolte complessivamente nelle varie serate circa 2.000 persone. Così Giambattista Faralli, presidente della Fondazione Museo Alberto Sordi, intervistato traccia un bilancio sull'evento da poco terminato

Abbiamo avuto un successo di pubblico veramente al di là di ogni aspettativa. Abbiamo ricevuto oltre 8.000 mail di richieste di potere assistere alle rappresentazioni, per un totale di oltre 20.000 potenziali spettatori. Abbiamo già sin d'ora deciso che l'anno prossimo estenderemo a tutto il mese di giugno questa rassegna cinematografica che collega sempre più Alberto Sordi alla cittadinanza di Roma, con un afflusso di giovani inaspettato. Alberto Sordi è ancora popolare anche in fasce di età che non avremmo mai pensato.


In occasione della serata finale, in cui è stato proiettato Il Vigilefilm del 1960, diretto da Luigi Zampa e interpretato, oltre ad Alberto Sordi, da Vittorio De Sica, Marisa Merlini, Sylva Koscina, sono state aperte le porte della Casa Museo alle telecamere di Rai Cultura. Accompagnati dal presidente della Fondazione Giambattista Faralli, da Luca Verdone e con alcuni commenti sulla rassegna cinematografica da parte di persone del pubblico, un'analisi dell'evento appena concluso attraverso uno sguardo attento ad una delle case più belle della capitale.

Villa Sordi, visitabile in occasione di eventi organizzati dalla Fondazione, è in attesa della definitiva apertura al pubblico. Acquistata dall'attore nel 1954, era stata costruita su progetto di Clemente Busiri Vici tra il 1928 e il 1929. Un luogo suggestivo, una casa arredata e mantenuta con cura minuziosa che comprende tra le tante cose una sala teatrale, i salotti, lo studio personale di Sordi, una barberia dove prepararsi al trucco di scena, una palestra e dove ancora oggi vengono conservati tanti cimeli e l'Archivio storico dell'attore, sottoposto ad un prezioso lavoro di digitalizzazione.

Per la Fondazione Museo Alberto Sordi per il futuro prossimo e a lungo termine sono in programma tutta una serie di iniziatve in corso di elaborazione.