"Ti ho sposato per allegria" di Luciano Salce
A Venezia 82 il restauro dei laboratori di Cinecittà
Sarà presentato in anteprima mondiale all'82a Mostra del Cinema di Venezia, nella sezione Venezia Classici, il restauro integrale in 4k, realizzato nei laboratori digitali di Cinecittà, del film di Luciano Salce del 1967 Ti ho sposato per allegria, tratto dall’omonima commedia teatrale di una delle più grandi firme del nostro Novecento, Natalia Ginzburg. Protagonisti Monica Vitti e Giorgio Albertazzi. Sceneggiatura dello stesso Salce, della Ginsburg e di Sandro Continenza.Siamo fieri di raccontare il nostro patrimonio filmico riportando alla luce l'opera di Luciano Salce, uno dei più acuti osservatori dello spettacolo italiano, un autore che bisogna innalzare nel nostro pantheon
Manuela Cacciamani, Amministratore delegato di Cinecittà
Il restauro in 4k è stato realizzato da Cinecittà a partire da materiali ritrovati a Parigi di proprietà di Studio Canal, tra i quali sono state rinvenute anche due scene tagliate dalla censura dell’epoca e che sono state nuovamente inserite, per consentire al pubblico di Venezia la visione, in anteprima mondiale, del restauro integrale dell’opera di Salce.Una riscoperta importante, che restituisce all’originale forma l’opera di un maestro della commedia di costume come Salce e rende omaggio alla più moderna delle attrici del cinema
In Ti ho sposato per allegria (1967) Giuliana (Monica Vitti) è una giovane donna estroversa, caotica e anticonformista, con un passato sentimentale complicato, che era sul punto di tentare il suicidio per amore poco prima di incontrare Pietro (Giorgio Albertazzi).Pietro è un avvocato tutto d’un pezzo e proviene da una famiglia borghese molto tradizionale. I due si innamorano e convolano a nozze in brevissimo tempo. Il film racconta i primi momenti di convivenza, tra dialoghi vivaci, incomprensioni, scontri culturali e caratteriali. Le cose si complicano ulteriormente quando la coppia ricevere in casa la visita della madre e della sorella di Pietro. Alternando scene irriverenti a riflessioni profonde, il film racconta le difficoltà dell’adattamento reciproco in una coppia nata da un amore improvviso ma genuino, nella cornice delle convenzioni sociali degli anni Sessanta.

Monica Vitti in una scena del film di Luciano Salce "Ti ho sposato per allegria" (1967)